Stile e Società

Ribolla Gialla Spumante da economia sostenibile in Friuli

Ribolla Gialla Spumante da economia sostenibile in Friuli

In una bottiglia di Ribolla Gialla prodotta dal Gruppo friulano Greenay è racchiuso non solo un territorio, bensì un solido impegno per sostenibilità e innovazione, in poche parole un’economia circolare.

Dal Gruppo Greenway nasce la Ribolla Gialla Spumante Brut a marchio “Filare Italia”, il marchio che da tre anni distingue i loro vini Ribolla Gialla, Pinot Grigio, Prosecco, Rosé.

“Filare Italia” è una filiera interamente “green” che si sviluppa su 40 ettari di superfici nella fascia centrale pianeggiante della provincia di Udine.

Ribolla Gialla Spumante da economia sostenibile in Friuli

«La Ribolla gialla è un vitigno tipico della nostra zona. Nella versione brut diviene un vino più complesso e al tempo stesso contemporaneo così da proporsi a un pubblico giovane», così si esprime il presidente del Gruppo, Marco Tam, ricordando che la scelta di spumantizzare è nata nel 2020.

Inserita all’interno delle “Le Guide de L’Espresso” nel 2021, la Ribolla Gialla Spumante Brut è diventata l’ambassador del Medio Friuli all’estero, giacché «Otto bottiglie su dieci sono destinate ai mercati del Nord America, in particolare il Canada, e all’est Europa».

Etichetta parlante

Ma la bottiglia ha anche un’etichetta parlante, al momento introdotta in via sperimentale solamente per il mercato canadese.
Un QRcode permette di accedere a una piattaforma audio dove una voce guida alla degustazione del vino, consiglia abbinamenti e descrive le fasi di produzione, seguendo così una narrazione che porta alla scoperta del nostro territorio.

Spiega Tam: «Il podcast, strumento che si sta diffondendo molto, diventa il mezzo che permette di apprendere conoscenze per apprezzare il prodotto in tutti i suoi aspetti. È il nostro modo di essere vicini al consumatore, nell’interpretare le sue esigenze e nell’offrire un’esperienza che arriva dal nostro territorio».

Il Gruppo Greenway e il circuito circolare

Il Gruppo, interamente locale, comprende la Greenway Società Agricola, la San Daniele Bioenergie (entrambe con sede a Codroipo – UD) e la Greenfirm srl di Pordenone.
Opera nei settori agricolo e vitivinicolo, spaziando dalla produzione di energia da biomasse alla coltivazione e infine alla commercializzazione dei prodotti.

Sono una quindicina le imprese agricole del territorio che forniscono la biomassa ossia le colture erbacee necessarie ad essere riversate nel circuito circolare, che parte dall’agricolo e si conclude nell’alimentazione di uso umano ed animale.

Lo scarto produttivo, in gergo chiamato digestato, viene utilizzato come fertilizzante organico per la coltivazione della vite, riducendo così al minimo l’utilizzo di concimi chimici.

La centrale di Bertiolo (UD), costato 5 milioni di euro, con i suoi due impianti a biogas, fattura due milioni di euro, di cui uno a vantaggio dell’economia locale producendo 8.500 megawattore l’anno, che forniscono energia elettrica a 7 mila famiglie.

Con il processo ecosostenibile, nello sfruttare le fonti di energia rinnovabile, notevoli sono i benefici ambientali che Greenway ottiene, visto che nel funzionamento della centrale si risparmiano emissioni equivalenti a quelle del consumo di oltre 1.800 tonnellate l’anno di petrolio e si riduce il traffico di camion per il trasporto di concime nei terreni.

Maura Sacher

 


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