A Bologna sino al 12 Novembre si rinnova l’evento Pane e Carlino, giunto alla sesta Edizione.
Una fantasiosa idea nata con lo scopo di mantenere viva la tradizione degli alimenti di qualità in contrapposizione alla schifezze che la globalizzazione vuole che mettiamo in tavola. Sono pià di cento i forni che aderiscono a Bologna e Provincia e quest’anno c’è un forno che aderisce dalla provincia di Ferrara.
Il martedì, giovedì’ e sabato il Carlino, quotidiano storico della città pubblicherà bollini da applicare ad una tesserino per ottenere uno zainetto regalo che viene riempito con una confezione di pasta da 500 grammi ed una di pomodoro da 400 grammi con il marchio La Bottega del Fornaio.
Ogni 5 euro di spesa si avrà un regalo corrispondente a più di 2 euro di controvalore. Tutto questo per incentivare il consumo e far conoscere, far assaggiare e quindi valorizzare il pane artigianale ed altri prodotti da forno tipici del territorio bolognese.
Questo è l’intento dell’ASCOM Confcommercio espresso dal direttore Giancarlo Tonelli che persegue l’obiettivo di valorizzare le funzioni sociali e commerciali dei negozi e degli esercizi di vicinato indispensabili per mantenere i rapporti sociali e il consumo dei prodotti di qualità locali e nazionali.
Quest’anno completando la raccolta dei bollini si ricevono due prodotti della grande tradizione Italiana che fanno parte a pieno titolo assieme al pane del paniere della Dieta Mediterranea.
Il presidente della Associazione Panificatori di Bologna e Provincia Thomas Giardini sottolinea giustamente come la globalizzazione incida negativamente sulla qualità della produzione e sulla distribuzione e ciò implichi purtroppo cambiamenti peggiorativi nelle abitudini alimentari e spesso danni per la salute. L’ aumento vertiginoso di obesi e di persone affette da disturbi di salute causati da cattiva e sbagliata alimentazione comportano danni sociali gravissimi.
Personalmente quando chiude un fasfood di qualsiasi grande catena sono dispiaciuto per i lavoratori, ma contento perchè un luogo di spaccio di cibi e bevande malsani non c’è più.
Umberto Faedi
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri