Tribuna

Prospettive della vendemmia 2021 in Italia

La vendemmia di quest’anno è stata fortemente condizionata dai cambiamenti climatici alla faccia di chi ancora dice che non ci sono. In sostanza la campagna 2021 ha perso la sfida contro la crisi climatica ma vince in qualità.

L’italia si conferma al primo posto nel mondo con circa 45 milioni di ettolitri a fronte dei 49 del 2020. Il calo medio di resa è del 9 % di questa vendemmia posticipata in parte dopo la seconda decade di Settembre. Calabria,  Campania e Sicilia sono le tre regioni che fanno registrare un aumento delle rese.

Il Veneto nonostante una flessione del 7 % si conferma la principale regione produttrice con oltre 10 milioni di ettolitri, vale a dire poco meno di un quarto della produzione totale dell’Italia.

La prima posizione mondiale viene mantenuta davanti alla Spagna che marca 42milioni di ettolitri con un meno 16 % rispetto al 2020.

I nostri storici rivali d’oltralpe saranno probabilmente superati dagli spagnoli, forse non arriveranno a 40 milioni di ettolitri a causa delle bruttissime condizioni climatiche che hanno caratterizzato il 2021 in terra francese.

In Italia si concentra in quattro regioni oltre il 60 % della produzione di vino. Oltre al Veneto ci sono la Puglia con 8,5 milioni perdendo solo il 5 % delle rese, Emilia Romagna con 6,7 milioni e Sicilia con quasi 4 milioni.

Molto male la Toscana con una perdita del raccolto del 25 %, Umbria con un meno 18 %, Marche con un meno 13 % e Lazio con meno 10 %. Al Nord è la Lombardia a registrare il calo più vistoso: meno 20 %. Le altre regioni segnano una media del 10 % in meno.

Al Sud cattive notizie per Abruzzo, Molise, Sardegna e Basilicata. Il covid ha causato nel 2020 un calo dei prezzi e si attende cosa succederà a causa della minore produzione. La domanda sta riprendendo e ci sono ottimi segnali dalle esportazioni.

Nei primi cinque mesi del 2021 si registra un più 11 % per un controvalore di 2,7 miliardi di euro. Il mercato interno dei vini si è rivitalizzato grazie alle riaperture dei canali HORECA ( hotel, ristoranti e bar).

A fine anno il fatturato complessivo potrà raggiungere i 12 miliardi di euro anche se la tipologia dei consumi è cambiata.

La qualità dei vini dipende innanzitutto dall’andamento climatico e da come si gestiscono le vigne.

La crisi ha costretto le aziende e le cantine ad adeguarsi alla innovazione tecnologica digitale e alla nascita e diversificazione di nuovi canali di comunicazione e commercializzazione.

Umberto Faedi 


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Umberto Faedi

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