Confagricoltura FVG fa sapere che la Regione Friuli Venezia Giulia ha avanzata richiesta alla UE, attraverso il competente Ministero delle politiche agricole, affinché venga concessa “la possibilità di innalzare di un ulteriore 0,5 per cento il tenore alcolico dei vini”.
«Diamo il nostro convinto appoggio all’iniziativa della Regione» comunica Confagricoltura Fvg, «non possiamo lasciare soli i vignaioli che già hanno dovuto faticare molto a mantenere in salute ed equilibrio la vegetazione e i grappoli durante gli scorsi mesi».
Questa è un’annata veramente atipica, in gran parte della Penisola, e la preoccupazione dei viticoltori è generale.
Mentre in certe zone si è potuto già iniziare la vendemmia, in regione Friuli Venezia Giulia l’eccesso di pioggia, l’umidità persistente per giornate, le basse temperature rispetto alle medie estive, stanno creando seri problemi, il Carso con Vitovska e Refosco incluso. In tale contesto, l’eccesso idrico accumulato in molti terreni hanno favorito anomali sviluppi vegetativi delle piante e dei grappoli, con aggravio di fatica per i vignaioli che devono defogliare le piante per dare aria e luce ai grappoli, tuttavia ancora in salute, cimando a più riprese i rami secondari.
Si confida in una stabilità barica che conceda giornate soleggiate e ventose, quel tanto che basta anche per evitare il formarsi e il proliferare delle muffe e specie fungine, incubo degli agricoltori.
Per Confagricoltura FVG è molto importante che la richiesta regionale di innalzare dello 0,5% il tenore alcolico dei vini venga raccolta tempestivamente dagli organi competenti, prima che il vino entri nelle botti. Le produzioni potenzialmente interessate a un aumento del tasso alcolometrico si stima possano ammontare a 1,2-1,4 milioni di quintali di uve.
«In aggiunta – comunica – serve pensare a una serie di interventi innovativi in materia di assicurazioni e di servizi alle imprese (previsioni meteo, assistenza tecnica) capaci, almeno, di contenere nella misura massima possibile i disagi derivati dal ripetersi di stagioni anomale come quella del 2014».
MS
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