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Pos obbligatorio e nuovo ordine agli Italiani: fatevi delatori

Pos obbligatorio e nuovo ordine agli Italiani: fatevi delatori

Pos obbligatorio e nuovo ordine agli Italiani: fatevi delatori

L’introduzione obbligatoria della macchinetta per pagamenti Pos in tutti gli esercizi commerciali, per tutti e proprio tutti gli importi, per tutte e proprio tutte le spese dei clienti, è pensata – così dicono e così sperano – per impedire le evasioni fiscali.

In poche parole, semplicisticamente, per impedire che un esercente, ricevendo incassi in contanti, eviti la rendicontazione e magari l’emissione dello scontrino.

Beh, trovare sistemi, ulteriori sistemi, per evitare evasioni fiscali è una buona cosa.
Ci sono stati troppi personaggi in tutte le categorie professionali, dai medici agli avvocati, dai piccoli ai grandi imprenditori, che si sono fatte favolose ville o vacanze da sogno in paesi esotici.

Un tempo la causa addotta per evitare una fatturazione era il limite dei livelli di reddito da dichiarare in base ai (fallibili e fallimentari) cosi chiamati studi di settore. E se – “visti i tempi” – l’anno dopo, e quello successivo, si dovesse incassare di meno? I tempi si sono ben visti in questi ultimi decenni.

Il Fisco ha sempre guardato rigidamente al passato per avanzare le sue pretese.
Si sa che il fisco, l’Erario, l’Agenzia delle Entrate, non guarda in faccia nessuno e non si è mai impietosito. Ha sempre visto con sospetto chi dichiarava redditi inferiori rispetto a ben 2 anni precedenti, senza riguardo “ai tempi” intercorsi.

Così ora si è inventato un altro strattagemma.

Non ci possono essere limiti di prezzo per ogni oggetto o per una prestazione di beni che non debba essere saldato con una transazione elettronica, carte di credito, carte di debito, bancomat e altre forme di pagamento elettronico.
Anche un caffè da 1 euro o una bottiglietta d’acqua minerale da 0,50.

E si sa quanto queste operazioni costituiscano oneri per le imprese, specie per un bar che ha appena cominciato a recuperare tutto quello che ha perso negli ultimi tre anni.

I controlli ci saranno (così tanto per salvare la faccia), così come sono stati fatti l’anno passato riguardo alle mascherine e al green pass, a campione.
Ma la novità è che è addirittura contemplato per iscritto spetti ai cittadini la segnalazione della mancata osservanza.
Cittadini come poliziotti, cani da guardia?

Italiani fatevi delatori

Da cliente a me personalmente non me ne importa, da cliente o acquirente non sono tenuta ad alcun obbligo nelle modalità di pagamento, posso continuare a pagare in contanti come prima o come prima posso utilizzare il bancomat.

Tuttavia, quello che mi indigna è la legge prevede sia il cliente a denunciare l’esercente che si rifiuti di accettare, anche per un caffè, il pagamento con la carta elettronica.

E mi domando quanti cittadini siano in possesso di una carta di credito e abbiano dimestichezza con questi strumenti, tanto da pretendere di pagare in tal modo il caffè o il pacchetto di sigarette.

Anche questa volta hanno il coraggio di trasformare il pacifista e menefreghista cittadino in una spia, se non dei provocatori.

È già avvenuto quando una serie di provvedimenti d’urgenza ci ha rinchiusi in casa.
C’era gente che si metteva alla finestra per vedere se qualcuno era in strada e subito pronto a urlargli dietro o a telefonare ai vigili per fargli appioppare la salatissima multa.

E vi ricordate le segnalazioni di feste in casa o nei giardini privati?
Io non dimentico certi servizi giornalistici con poveri sottopagati giovanotti che, microfono alla mano e telecamerina in spalla, erano spediti a caccia grossa per le vie e negozi di città e paesi per fare da megafono ai cittadini arrabbiati (e inaciditi) verso chi “osava” mostrarsi non indottrinato.

È stata aperta la strada ad una nuova tendenza sociale, il giustizialismo fai da te, ma come dice il proverbio “chi la fa l’aspetti”. E io già vedo quali saranno le conseguenze, che purtroppo coinvolgeranno tutti noi.

Non ci sono limiti per chi accetta di essere limitato, ricordatevelo!

Già alla fine saremo tutti riplasmati nel “metaverso”.

Maura Sacher


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