I Viaggi di Graspo

Petra, Patrick, Prackfol ed il Blatterle

Petra, Patrick, Prackfol ed il Blatterle La Tenuta Prackfol si trova ad Aicha di Fie, un villaggio che fa parte del comune di Fiè allo Sciliar

Petra, Patrick, Prackfol ed il Blatterle

Petra e Patrick

La Tenuta Prackfol si trova ad Aicha di Fie, un villaggio che fa parte del comune di Fiè allo Sciliar. Il Maso della Famiglia Planer sorge su un versante soleggiato della Valle di Tires, tra i 600 ed i 900 metri d’altitudine tra i massicci dolomitici dello Sciliar e del Catinaccio. 

Le imponenti cime, spesso innevate, regalano notti fresche seguite da giornate torride e creano insieme al terreno morenico sovrastante allo zoccolo porfirico atesino le migliori condizioni per una vitivinicoltura di alta qualità.

Le spettacolari immagini dei vigneti di Prackfol

Il re e la regina di questo piccolo regno incantato, cesellato filare per filare con fatica e determinazione, sono Patrick e Petra Planer che con costanza hanno rigenerato il vecchio maso ottenuto da Patrick direttamente dal nonno a soli 18 anni in quanto il nonno aveva solo due figlie femmine.

Qui da sempre si faceva vino, in particolare con la varietà storica Portoghese o Portugieser una antica varietà a bacca nera di sicure origini portoghesi anche se oggi il Portoghese è praticamente scomparso dalla penisola Iberica. 

Lo si può invece ritrovare con facilità nell’Europa centrale e orientale, essendo stato introdotto in Austria nel 1770 e successivamente coltivato in Germania, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania, Slovenia e Croazia. In Italia lo si trova soltanto in Alto Adige, in particolare nella zona della Val d’Isarco.

Blatterle

 

Patrick e Petra all’ingresso della cantina

Di questa storica cultivar ne sono rimasti pochi esemplari muti testimoni di una viticoltura in evoluzione, perchè oggi sui ripidi pendii esposti a sud-est di Leita e Rachti, che godono dell’influsso dei venti caldi del bacino della conca bolzanina, maturano perfettamente Sauvignon,Pinot Bianco, Schiava e Pinot Nero.

Petra racconta con trasporto e passione il grande lavoro fatto negli anni per trasformare i vecchi impianti a pergola nei nuovi vigneti che hanno una altissima densità di impianto, dove invece è stato possibile acquisire qualche appezzamento da altre piccole aziende ha personalmente provveduto a dipingere i pali di cemento uno ad uno per migliorare l’impatto paesaggistico.

Da sx Petra, Antonio Tebaldi e Gianmarco Guarise di Graspo assieme a Patrick planer

La cantina storica ed anche quella più recente godono di un’aria condizionata naturale grazie ai “buchi di gelo” cioè delle piccole aperture sul muro che consentono l’ingresso di aria fresca anche nei periodi estivi conservando una naturale temperatura di 12 gradi. 

da sx Antonio Tebaldi con Petra Planer e Gianmarco Guarise

Proprio in prossimità della cantina del nonno conservano gelosamente un’unico centenario esemplare di Blatterle, una storica varietà a bacca bianca dell’Alto Adige. 

Il nome deriva, secondo alcuni dalle caratteristiche bacche un po’ appiattite, secondo altri dalla consistenza della polpa e della buccia, più probabile invece che derivi da “piccole foglie” in un antico dialetto contadino. 

Questa varietà storicamente diffusa in tutto l’Alto Adige non ha avuto recentemente vita facile tanto che ne era stata vietata la coltivazione e la menzione in bottiglia. 

Nel 2018 viene finalmente iscritta al Registro del Ministero a cura di Laimburg con i sinonimi di Bianchetto de Verzuolo, Bionchetta, Blatterle, Blatterl e Platterle. 

Le due viti da muro di Blatterle

Qui si ricorda che esemplari di Blatterle si trovano ancora in piccoli appezzamenti o come viti singole allevate vicino alle case come a Maso Prackfol.

Petra ricorda che aveva la caratteristica di essere la prima uva pigiata per ottenere i vini novelli da servire nei boccali durante il “Törggelen”, usanza contadina che consiste nel visitare i masi bevendo vino nuovo accompagnato da castagne, speck e formaggi.

Oggi questo vitigno è coltivato solo da alcune cantine, come per esempio Gummerhof , Mayr-Nusser e Unterortl ma rappresenta per le sue originali caratteristiche non solo una testimonianza della storia viticola dell’Alto Adige ma una risorsa identitaria anche per i vini del futuro di questo territorio.

 

Il viaggio continua……

 

Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi

Foto di Gianmarco Guarise

 

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Prackfolerhof/Tenuta

Via Spiegel, 9, Aica di Fiè

39050 Fie’ allo Sciliar BZ
info@prackfolerhof.it
Telefono: 349 789 9909

https://www.prackfolerhof.it/it/tenuta-prackfola-fie-allo-sciliar.html

 


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