Notizie Italiane

Pellegrino Artusi, l’uomo che inventò le ricette

A 200 anni dalla nascita, il ricordo dell’uomo che per primo raccolse in un manuale le ricette culinarie di tutte le regioni italiane due decenni dopo l’unificazione d’Italia.
Nato a Forlimpopoli in provincia di Forlì il 4 agosto del 1820, Pellegrino Artusi rimane ancora oggi uno dei capisaldi della cucina tradizionale italiana per il suo «Manuale pratico per le famiglie» dal titolo «La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene» pubblicato nel 1891.
Figlio di una famiglia benestante di droghieri trasferitasi a Firenze per sfuggire ai dolorosi ricordi di violenze subite: è il 1851 quando il pericoloso brigante Stefano Pelloni, detto il Passatore, assale Forlimpopoli con l’intento di rapinare i ricchi della zona. La rapina ma soprattutto  la violenza ai danni della sorella, da cui la stessa mai si riprese, convinsero la famiglia a trasferirsi in centro città a Firenze, dove rilevarono un banco di vendita di seta, fino al 1865, quando La città  diventa capitale e Pellegrino decide di chiudere l’attività e di dedicarsi alle proprie passioni.
Studia i classici, viaggia e inizia a scrivere ricette di cucina che sperimenta personalmente alla ricerca dI innovazione, pubblicandole nel suo manuale e ponendo a tutti gli effetti le basi della cucina nazionale italiana.
Scritto con sapienza e ironia, «La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene» rappresenta un capolavoro della cucina italiana e del servire a tavola, tradotto in numerose lingue. Un libro che era molto di più di un manuale: oltre alle sue ricette, aneddoti, citazioni poetiche e riflessioni personali imprimevano personalità al volumetto tanto che un’edizione successiva privata di queste ebbe scarso successo.
Furono tre le opere di Artusi, tutte pubblicate a spese proprie: due saggi di critica letteraria che passarono inosservati e questo manuale a cui venne attribuito anche il grande merito di contribuire alla diffusione della lingua italiana sul territorio nazionale da poco unificato. Scritto in una lingua fluida, elegante e armoniosa, quel libro portò nelle case degli italiani un modello di lingua Fiorentina fresca e vivace ma al tempo stesso corretta e controllata tanto da divenire familiare a generazioni di Italiani.
Pellegrino Artusi rimase sempre profondamente legato alla sua Forlimpopoli tanto da lasciarle in eredità i suoi carteggi, diverse edizioni dei suoi libri, ed una collezione storica e moderna di libri, riviste e documenti multimediali a tema gastronomico. È nato così il complesso «Casa Artusi» che oltre alla ricca raccolta di reperti storici completa il progetto con un centro di cultura gastronomica con corsi e lezioni, un ristorante, una cantina e un museo.
Pellegrino Artusi muore a 91 anni a Firenze e viene sepolto al cimitero di San Miniato insieme a molti altri grandi esponenti della storia e della cultura italiana.
Non poteva mancare una ricetta tratta dal suo manuale.
Torta di riso
Ingredienti/
Latte, un litro.
Riso, grammi 200.
Zucchero, grammi 150.
Mandorle dolci con 4 amare, grammi 100.
Cedro candito, grammi 30.
Uova intere, n. 3.
Rossi d’uovo, n. 5.
Odore di scorza di limone.
Una presa di sale.
 Preparazione:
Le mandorle sbucciatele e pestatele nel mortaio con due cucchiaiate del detto zucchero.
Il candito tagliatelo a piccolissimi dadi.
Cuocete il riso ben sodo nel latte, versateci dopo il condimento e, quando sarà diaccio, le uova. Mettete il composto in una teglia unta col burro e spolverizzata di pangrattato, assodatelo al forno o tra due fuochi, il giorno appresso tagliate la torta a mandorle e solo quando la mandate in tavola spolverizzatela di zucchero a velo.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi.
Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri

Sonia Biasin

Giornalista pubblicista, diploma di sommelier con didattica Ais e 2 livello WSET. Una grande passione per il territorio, il vino e le sue tradizioni.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio