Stile e Società

Pane al Pane

L’inconfondibile fragranza del pane appena sfornato, è un immediato rievocare di emozioni. Forte è la tentazione di staccarne subito un pezzetto e assaporare la crosta croccante e la soffice mollica ancora fumante, per placare l’acquolina in bocca.

Il pane, nato nelle più antiche civiltà, elemento fondamentale nelle moderne abitudini della tavola, vanta, ad un prezzo moderato un ventaglio di proprietà nutritive.

Il pane assume forme, pezzature, consistenze, sapori e profumi differenti, per le farine utilizzate, la lavorazione, ma anche per il tipo di cottura, connotati distintivi che lo rendono fiero rappresentante del territorio d’appartenenza.

12688083_1116294075047780_7255640226011671119_nA Gragnano, in provincia di Napoli, il pane a lavorazione artigianale, nato da una svariata selezione di farine, tempi di lievitazione naturale fino a 24 ore e dall’inconfondibile sapore “di buono”, ha un nome, “Malafronte”.

Da oltre cent’anni,  quattro generazioni si sono succedute in un percorso di panificazione che, nel rispetto della tradizione locale, ha conservato nel tempo i criteri di artigianalità e qualità, ricercando e utilizzando però nuove farine, per pani capaci di accompagnare con l’unicità del loro profilo organolettico, le più svariate pietanze.

Oggi Massimiliano e Adriano Malafronte, offrono ai loro clienti un assortimento di circa 50 tipi di pane e prodotti speciali, quali i crackers e i grissini stirati a mano.

11225995_1116293668381154_4220820958803650500_nE’ rilevante anche la loro produzione dolciaria artigianale, con una forte dedizione ai lievitati delle feste comandate.

E se lo scorso Natale, il Panettone artigianale Malafronte è divenuto anche “Guappettone”, con la originale farcitura di liquore al latte di bufala campana “Guappa, anche per la Santa Pasqua probabilmente la Colomba artigianale, vedrà una nuova strepitosa versione tutta “Malafronte”, per gli amanti del buono che sa di buono.

Angela Merolla

 


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Redazione

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