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Non è convenzionale, non è biodinamico ma è Live Wine!

Il vino si fa con l’uva! L’uva buona, sana, non contaminata da prodotti di sintesi è l’unico ingrediente per fare il vero vino artigianale. È questo il (semplice) protocollo di produzione dei vini Live Wine.

Sono banditi tutti i tipi di additivi, consentiti dalla moderna enologia, per produrre vini convenzionali: lieviti selezionati secchi, stabilizzanti, addensanti, “ricostituenti”, chiarificanti, acidificanti e tanto altro ancora. Ma non sono ammesse neppure le sostanze liberamente permesse dal protocollo di produzione per il vino biologico, ritenuto fin troppo generoso per ottenere un prodotto artigianale fatto a regola d’arte. E le pratiche biodinamiche? Bè, anche qui c’è qualcosa da dire: è precluso l’utilizzo di additivi a base di ovalbumina, bentonite e carbone biologico.

Secondo Live Wine, per fare un vino artigianale, un vino genuino, un vino che rispetti la natura, preservi il frutto da cui proviene, salvaguardi la varietà e la tipicità del territorio, non bisogna alterarlo con l’aggiunta di sostanze di sintesi chimica. I prodotti di sintesi tendono inevitabilmente a modificare, talvolta a sopprimere, le naturali interazioni tra gli organismi viventi, alla base dell’equilibrio dell’ecosistema del vigneto. E questo stesso principio deve guidare anche le pratiche di cantina che, altro non è, se non il luogo in cui quei microrganismi semplicemente si modificano, evolvono e si trasformano in vino.

Concentrato su queste letture e sui principi fondanti dei vini artigianali, pensavo a quegli aromi autentici, schietti e indubbiamente incontaminati che avrei trovato nei vini Live Wine, dove era la Natura a dettare le regole. L’uomo semplicemente le assecondava, aggiungendo un po’ del suo sapere!

Quasi incurante della pioggia battente che impregnava quel sabato milanese, ero ormai giunto all’ingresso del Palazzo del Ghiaccio, dove da lì a poco avrebbe aperto le porte il salone-mercato Live Wine 2015: tutti quei vini autentici, fino a quel momento solo immaginati, sarebbero stati a breve davanti a me. Mi preparavo a degustare i segreti più profondi di quei territori inviolati!

 

Di seguito, una selezione dei vini che mi sono particolarmente piaciuti per tipicità, identità, originalità e ovviamente gusto personale!

 

Vini bianchi

Vigneto Altura – Ansonaco 2013

Un vino che ha impresse le fatiche di quella viticoltura eroica e i profumi veraci del dell’ambiente isolano. Il sorso è scattante, deciso, sapido. Ampio lo spettro aromatico che progredisce dall’arancia alla macchia mediterranea. Retrogusto risoluto e finale lungo. Buonissimo!

 

I Cacciagalli -Zagreo 2013

Colore marcato, naso meraviglioso di buccia d’arancia, biancospino ed erba appena tagliata. In bocca è fresco, sapido, con aromi che richiamano l’olfatto. Sul finale un ritorno alcolico un po’ marcato. Davvero buono!

 

Mini verticale Emidio Pepe – Trebbiano d’Abruzzo

Trebbiano d’Abruzzo 2010

Colore limpido e pulito. All’olfatto un po’ di riduzione che presto scompare lasciando il posto a note di fieno e agrume maturo. Sorso fresco, sapido con una lieve astringenza sul finire. Finale medio e gradevole.

Trebbiano d’Abruzzo 2007

Colore più marcato, naso pulito, profondo con note di erba medica. Bocca equilibrata, sorso lungo, fresco con finale deciso e prolungato.

 Trebbiano d’Abruzzo 2004

Colore tendente all’ocra. Al naso è complesso, balsamico, erbaceo. In bocca è dritto con un’acidità decisa, vibrante quasi non avesse 10 anni di vita! Il retrogusto è lungo, delicato e piacevole. Davvero buono.

 

Fontanasanta Foradori – Nosiola 2012

Fermentato, macerato e affinato in anfore di terracotta per 8 mesi. Limpido, seppur non filtrato, dal colore netto e ben definito. Il naso è tenue con delicati riferimenti alla mela e alla buccia di limone. Sorso con una decisa vena acido-sapida. Finale gradevole, lungo.

 

Cantine Lucà – Marasà 2014

La raccolta tardiva del Montonico necessaria a smorzare la sua elevata acidità, gli aromi del Guardavalle e 35 gg di fermentazione sulle bucce, danno un vino bilanciato e dalla caratteristiche uniche. Colore marcato e naso spiccatamente aromatico. In bocca è ampio, aromatico, sapido. Finale piacevolissimo di media durata. Davvero buono!

 

L’Acino – Montonicoz 2011

Altra espressione di Montonico dalle tinte aranciate e struttura possente per la lunga permanenza in legno. Al naso è complesso con un’evidente nota di frutta secca e nocciole tostate. In bocca è fresco, asciutto, quasi astringente. Il finale è deciso e di media durata.

 

Camerlengo – Accamilla 2013

Colore marcato con riflessi quasi aranciati. Naso tenue, pulito, netto con profumi agrumati ben definiti. In bocca sono i riferimenti sapidi e balsamici a farla da padrone. Sul finale emerge una lieve nota speziata che richiama il breve affinamento in tonneau.

 

Vini rossi

Mini verticale Cantine del Castello Conti – Boca

Boca 2010

Rubino vivo dalle sfumature vermiglie. Naso pulito, grintoso, ampio. Sorso fresco, verticale, con evidenti note di frutti rossi. Vino davvero buono, forse ancora un po’ giovane.

 Boca 2009

Memore del precedente, quest’annata si presenta con uno spettro aromatico più evoluto con note che ricordano i vapori di stireria. Verticale, ampio, riferimenti di frutti rossi e note balsamiche su un finale lungo.

 Boca 1991

Tonalità verso il granata. Al naso si esprime con un riferimento di bacche di cannella ed evidenti note ossidative. In bocca è di buona freschezza con note che richiamano il miele e il legno bagnato.

 

Mini verticale Emidio Pepe – Montepulciano d’Abruzzo

Montepulciano d’Abruzzo 2011

Colore stupendo, naso pulito e notevole gradevolezza. Freschezza, energia, scatto si combinano a note di ciliegia e riferimenti empireumatici. Finale lungo e marcato.

Montepulciano d’Abruzzo 2010

Rubino vivo, naso tenue con una leggera riduzione che tende a ridursi col tempo. Fresco, dritto, delicatamente tannico e una leggera nota amarognola che si prolunga sul finale.

Montepulciano d’Abruzzo 2003

Bello il colore e le sue sfumature lievemente granate. Il naso è tenue, pulito. Finale lungo e di buona persistenza.

Montepulciano d’Abruzzo 2001

Una progressione perfetta scandita dal colore, olfatto, gusto e retrogusto! Rubino vivo, quasi senza i segni del tempo! Naso pulito, spettro aromatico ampio e complesso. Il sorso è fresco, dinamico, energico. Note fruttate e riferimenti speziati impregnano il palato. Il finale è lungo, gradevole, invitante. Buonissimo!

 

Bressan Mastri Vinai – Pignolo 2001

10 anni in rovere di Slavonia. Vivace il colore, pulitissimo l’olfatto con rimandi al fresco di montagna. In bocca, una nota resinosa e una sfumatura balsamica accompagnano la delicatezza del lampone e il morbido tannino. Finale lungo e accattivante.

 

Cantine Lucà – Marasà Rosso 2012

Colore rubino, trasparente. Naso pulito, fruttato con note che rimandano al lampone e alla macchia mediterranea. Fresco, vivace, lievemente tannico. Finale gradevole, lungo, aromatico.

 

Camerlengo – Camerlengo 2006

Colore vivace e netto. Olfatto ben definito, complesso, con una marcata nota fruttata-speziata. Sorso fresco, ampio, piacevolmente tannico con aromi fruttati e richiami empireumatici che si prolungano in un finale lungo ed elegante. Buonissimo!

 

Musto Carmelitano – Serra del Prete 2012

Vigne di 50 anni. Bel rubino vivo con tonalità violacee. Naso pulito con lievi note d’incenso, frutta rossa, leggero speziato. Ottima la beva: lunga, vibrante, ampia, con tannino ben calibrato. Finale lungo e caratteristico. Buonissimo!

 

Vini passiti…due vere chicche!

Cantine Lucà – Montonico passito 2012

1 settimana sui graticci e 15 mesi in botti di castagno. Colore dorato carico, naso legnoso che richiama frutta secca e ricordi di caldarroste. Ampio con gustosi aromi frutta, miele e canditi. Il finale lungo, elegante.

Cantine Lucà – Greco di bianco passito 2010

Aranciato carico con marcati riferimenti gusto-olfattivi al mallo di noce, all’affumicato, alla buccia d’arancia e al cedro candito. Lungo, morbido, persistente con un finale gradevolissimo.

 

Sante Laviola


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Umberto Faedi

Vicedirettore

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