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No agli hamburger veg, c’è speculazione

Dietro il dibattito sulle emissioni e il cambiamento climatico c’è il rischio di una colossale speculazione a danno del settore agricolo e dell’allevamento, ad esempio, da parte delle società che fanno proteine dai vegetali con cui creare l’hamburger vegano.

Questa è la provocazione lanciata da Giorgio Cantelli Forti, presidente dell’Accademia nazionale di Agricoltura e Professore Emerito dell’Alma Mater, Università di Bologna, alla cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico a Bologna, l’11 ottobre scorso.

«Ho voluto fare un discorso molto provocatorio – conferma Cantelli Forti, sentito dalla Agenzia ‘Dire’ al termine della celebrazione – e come cittadino sono anche molto preoccupato per le questioni che derivano dalle attività antropiche».

Ma «come Accademia dobbiamo portare avanti un discorso legato alla verità scientifica per trarre conclusioni che possano controllare, correggere e risolvere il problema».

Il timore del presidente dell’Ana è che dal dibattito sui cambiamenti climatici vengano estrapolate speculazioni attraverso movimenti e persone con dietro interessi economici, come le società che fanno proteine dai vegetali con cui creare l’hamburger vegano.

In questo modo, sostiene Cantelli Forti, si rischia di dissestare un sistema che sta alimentando il mondo con un qualcosa che ancora non si sa se è sicuro oppure no.
Sono, infatti, necessari studi sui rischi e i benefici di queste proteine per assicurare la sicurezza alimentare di questi nuovi prodotti.

Inoltre, a livello globale sarebbe un disastro, perché «sappiamo che certe forze economiche e pensatori ideologizzati creano guasti e guai».

Cantelli Forti parla di “deriva preoccupante” e sostiene che «da queste situazioni nascono anche ideologie negazioniste».

La globalizzazione ha prodotto un colossale sistema speculativo per sostituire agricoltura e allevamento con prodotti proteici fatti in laboratorio dai vegetali.
I costi di produzione al momento sono proibitivi, «ma è un’industria da guerra».

In altre parole, il docente ritiene che anche l’agricoltura oggi sia vittima dei movimenti di opinione, «additata come uno dei principali mali del mondo».

Riguardo, infine, all’agricoltura biodinamica, è suo parere che non può essere paragonata al biologico perché «è una pratica avulsa al metodo scientifico, che si rifà a pratiche esoteriche».

Fonte: Agenzia DIRE

Maura Sacher


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