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Nessuno nasce “imparato”: il mestiere dello stare in Sala

Mestiere o professione, come lo si voglia denotare, il lavoro di responsabile di sala in un ristorante che si rispetti, è di notevole prestigio, in quanto rappresenta l’immagine del locale ed è la prima persona che il cliente incontra.

Questa è una figura importante, si occupa dell’accoglienza, del servizio ai clienti e del coordinamento di tutte le attività che si svolgono in sala, e non solo, ma pare sia alquanto snobbata dai giovani i quali, al momento di iscriversi in un istituto alberghiero, preferiscono di gran lunga i corsi di cucina a quelli di sala.
Certo, la cucina è importante, anche se per diventare Chef la strada è piuttosto dura e lunga, e specie per ambire a qualche stella, ma si tratta di due professioni totalmente diverse benché chiamate ad interagirsi.
Il responsabile di sala, altrimenti definito Cameriere di Sala o Maître, oltre alle caratteristiche personali di gentilezza e cordialità nel modo di porsi verso il cliente come pure verso tutta la batteria dei colleghi, deve possedere vari requisiti e questi spaziano dalla padronanza delle regole della «mise en place» e delle tecniche di servizio alla conoscenza dei vini (e alle volte incorpora pure le funzioni di Sommelier), ad una varietà di ulteriori conoscenze che, se non si imparano alle scuole alberghiere, si apprendono cammin facendo.

Apprezziamo, pertanto, l’esistenza del Premio “Emergente Sala”, il concorso ideato e organizzato da Lorenza Vitali e Luigi Cremona, che premia ogni anno i migliori giovani camerieri di sala di età inferiore ai 30 anni, già operanti nella ristorazione e nell’ospitalità in genere, con rigide selezioni Nord e Centro Sud Italia. In giuria maître di lungo corso, direttori di grandi alberghi, operatori del Food&Beverage e giornalisti enogastronomici.

Ad onor di cronaca, rimandiamo al sito www.emergentesala.com e alle pagine FB, Instagram, Twitter.

Per quanto ci riguarda, possiamo notare che, quantunque sia stata alta la presenza femminile tra i concorrenti, nelle gare di selezione le donne non riescono ad imporsi ed a Roma il 28 ottobre 2019, per il gran finale, ci saranno sette maschietti e una sola femmina, Alessandra Quattrocchi, Maître e Sommelier, comproprietaria assieme allo chef Giuseppe Geraci del ristorante “Modì” a Torregrotta (Messina), a cui formuliamo i migliori auguri di farsi valere.

Maura Sacher


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