Tribuna

Nasce il gruppo Piwi Italia per promuovere i vitigni resistenti

La crescita di questa viticoltura spinge alla nascita di un riferimento nazionale nell’ambito di “Piwi International”

Promuovere i prodotti ottenuti da vitigni resistenti alle malattie fungine attraverso un lavoro di incrocio e selezione. Questa è la ragion d’essere per la creazione del nuovo gruppo di lavoro in ambito Piwi presente da anni sul territorio nazionale nel contesto più ampio della “Piwi International”, un marchio quest’ultimo registrato nel 2015 anche se in attività già dal 1999.

Questa e la ragion d’essere del gruppo di lavoro Piwi Italia annunciato al recente Vinitaly e nato in seno all’associazione madre, per dare un riferimento territoriale più vicino alle 165 Aziende italiane che oggi si dedicano a queste produzioni, per agevolarne lo sviluppo e la conoscenza.

Un lavoro che fino ad oggi ha prodotto 290 referenze ottenute dalle 36 varietà Piwi selezionate e divise esattamente tra uve bianche e rosse, numeri che giustificano il motivo di un impegno più focalizzato sulla realtà nazionale.

La diffusione sul territorio è già abbastanza ampia ma destinata a crescere ancora e per il momento la realtà di Piwi Italia è composta da Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Veneto a cui vanno aggiunte le province autonome di Trento e Bolzano e ognuna avrà due rappresentanti nel comitato di coordinamento dei lavori.

Gli obiettivi principali saranno quelli di valorizzare i prodotti di questa viticoltura promuovendone i valori e la diffusione sia tra i produttori che tra i consumatori, veicolando tutte le informazioni scientifiche e ogni aspetto anche pratico ed economico legato al mondo di queste varietà resistenti alle principali malattie fungine, per allargare gli orizzonti della viticoltura Piwi anche verso le altre regioni e in chiave di viticoltura sostenibile.

Tra le attività del gruppo anche l’affiancamento e supporto tecnico scientifico dedicato a tutti i viticoltori che sceglieranno di cimentarsi con questi vitigni. Sono già migliaia di ettari quelli dedicati alla viticoltura Piwi mentre un numero certo è quello che riguarda gli innesti di queste varietà che nel 2022 sono stati quasi 4 milioni.

 

 

 

 


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