Misure decisamente insufficienti, decreto deludente per tutti
Il governo ha stanziato 4,4 miliardi di euro complessivi senza scostamenti di bilancio per affrontare una difficilissima situazione.
Lo ha annunciato trionfante il presidente del consiglio con aria soddisfatta.
Peccato che 30 centesimi in meno sui prezzi dei carburanti sono una goccia nel mare degli aumenti.
E sconto valido solo per un mese.
Il prezzo alle pompe non scende sotto i 2 euro.
Le compagnie petrolifere protestano, non intendono veder ridotti i profitti sui carburanti già acquistati e stoccati.
Si profilano problemi per tutti rifornimenti se i camion si fermano.
Con le attuali spese per un pieno gli autotrasportatori non riescono a fare viaggi e guadagnare.
I padroncini e le aziende di trasporti sono strozzati dalla spietata concorrenza di piattaforme internazionali che pagano cifre ridicole di tasse allo stato. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Giovannini ha dichiarato che le misure sono insufficienti.
Per non parlare della rateizzazioni fino a due anni delle bollette.
Queste gabelle che pesano sui bilanci di aziende e famiglie andavano decisamente decurtate.
Proprio a nulla serve posticiparle. Si lamenta pure Confindustria per la riduzione degli introiti dalle accise che andranno ai petrolieri.
Italgrob – Federazione Italiana Distributori HORECA chiede con forza un intervento normativo per affrontare il post pandemia.
La situazione economica determinata dal conflitto aggrava gli aumenti che la filiera si è trovata ad affrontare da qualche settimana.
Per Italgrob si devono colpire le speculazioni dei petrolieri, tagliare le accise che gravano sui carburanti nonché azzerare gli oneri sull’energia.
E se necessario tagliare o congelare l’IVA.
Italgrob chiede all’esecutivo misure urgenti per impedire che la ripresa post pandemia sia vanificata e si verifichino cali consistenti dei consumi.
Per quanto riguarda il settore agricolo sono previste ristrutturazioni e rinegoziazioni dei mutui.
Viene incrementato di 35 milioni di euro il fondo per lo sviluppo e il sostegno alle imprese agricole, della pesca e della acquacoltura.
Verrà erogato un contributo alle aziende sotto forma di credito d’imposta per l’acquisto di carburanti.
Il costo del gasolio agricolo è praticamente triplicato in un anno. E per ovviare alla mancanza di fertilizzanti le aziende possono utilizzare il digestato.
È il materiale che rimane dopo la digestione anaerobica di materia prima biodegradabile in un impianto di biogas.
La componente sono deiezioni zootecniche e sostanze vegetali ammesse di origine agricola. Il conflitto ha creato ulteriori problemi per quanto riguarda l’afflusso di lavoratori stagionali necessari per i lavori nei campi, nelle vigne e per la raccolta della frutta.
Moltissimi venivano dall’Ucraina per lavorare in Italia da anni. La campagna agricola sta per iniziare e le prospettive non sono quindi per niente rosee.
Umberto Faedi
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