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Meno tasse, meno burocrazia, meno evasione, magari!

Meno burocrazia e semplificazione normativa, meno tasse e meno evasione, sono slogan che sentiamo ripetere da anni, decenni, sia in tutte le campagne elettorali sia da chi assurge al Governo del Paese.

Solo nelle ultime settimane, si sono alternate dichiarazioni di vari componenti delle forze al Governo che hanno imbottito la testa di chi stava attento per capire cosa gli sarebbe capitato, a danno o a beneficio. Non c’era stato tempo per entrare in crisi isterica, che subito arrivava la consolazione, salvo poi a ripiombare in nuove in certezze, sentendo parlare di rimodulazioni, agevolazioni, incentivazioni.

Si può gioire quando si sente dire con enfasi “abbiamo tagliato il cuneo fiscale”, ma chi, tra i semplici cittadini, ha capito cos’è il cuneo fiscale? Riguarda tutti?

Ogni giorno “quelli” se ne sono inventata una, e vogliamo nemmeno elencare le materie su cui da un giorno all’altro, dal mattino alla sera, hanno cambiato idea, hanno tolto di qua, aggiunto di là, rimodulato quello che veniva contestato, smussato quello che avevano detto, rettificato quello che avevano scritto.

E che risultati abbiamo?
Il risultato non è solo una gran confusione tra gli Italiani intelligenti, ma la mancanza di credibilità di questi governanti, perché è evidente che la manovra è una valanga di micro tasse, quasi invisibili ma pesantine, e che tutte le chiacchiere intorno sono solo una presa in giro.

Facciamo un solo esempio: le tasse sulla plastica e la tassa sulle bevande zuccherate. Buono il principio green e la lotta contro l’obesità, in linea con le politiche di altri Paesi, ma si è valutato l’impatto economico di rimbalzo? Queste tasse che vogliono colpevolizzare le bibite ed i contenitori di plastica vanno direttamente a colpire le aziende che fabbricano le bibite zuccherate e quelle che producono i contenitori, anzi i lavoratori di queste aziende, perché, prima o poi, saranno loro a rimetterci quando le aziende si “riconvertiranno”. Ed altre ne sorgeranno, avvalendosi di contributi statali.

Vivere per credere!

Maura Sacher


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