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Macché ferie e ferie, alcuni non se le sono godute le vacanze

Sì, molti italiani che avevano prenotato le vacanze, ci sono andati, nonostante le cifre ballerine che sono state comunicate come previsione: “solo il 35,8% della popolazione italiana, pari a 21,49 milioni di persone, se le concederà, e le partenze segneranno un calo dell’1,4%.”; 17,6 milioni in viaggio a luglio, quasi 32 milioni di Italiani in vacanza nel periodo estivo con un + 35% in agosto, “nonostante la sfiducia nell’andamento dell’economia nazionale”.

Agenzie stampa di Osservatori dei vari settori, stante ai loro dati sulle prenotazioni, riferivano che “il mare farà la parte del leone”, altre che ne lamentavano un calo a beneficio della montagna.

Tutti sono andati in ferie, tranne i Parlamentari che, allertati per tempo ad alzare il c*, si sono dovuti fiondare a Roma, nel giro di poche ore. Un bel po’ di Italiani senza ferie agostane, abbandonando le loro famiglie.

Per cosa poi? Per assistere ad una sceneggiata, e chi è stato obbligato a saltare le ferie (diritto e dovere, secondo lo Statuto dei Lavoratori, ma non so se valga anche per loro) sta lavorando ad una serie di incastonature per rendere il quadro apprezzabile agli spettatori.
Anzi, ad intessere tele di ragno, per farvi cadere l’antagonista. O a lasciagli in mano il cerino.

Intanto gli attori del settore economico stanno in attesa, col fiato sospeso. Macché ferie e ferie, spensierate, per le imprese ed i loro dipendenti.
E neppure per i connazionali che seguono le notizie ovunque si trovino in ferie, in qualunque modo si dichiarino, raggiunti da giovincelli giornalisti d’assalto, definibili scocciatori, anche in fattezze femminili.

Le acrobazie intorno al futuro destino della Repubblica Italiana riguardano tutti, anche coloro che ancora stanno godendo le legittime ferie, senza contare noi che non ci perdiamo una virgola, un sospiro, un bisbiglio, cercando di inquadrare il tutto in ciò che sopraggiungerà nel sistema della piccola e media impresa italiana, allorché gli equilibri tra le intese cambiassero.

Maura Sacher


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