L’omaggio del Merano WineFestival a Riccardo Schweizer

L’artista trentino, poliedrico e visionario, ha saputo intrecciare arte e vino con una straordinaria pennellata creando le iconiche etichette dell’azienda altoatesina Franz Haas. Sarà la figlia Barbara, custode del suo favoloso patrimonio, a ritirare il premio sul palco del Kursaal.
Con le presentazioni in anteprima dei gioielli di numerose cantine altoatesine siamo entrati nella settimana del “Merano WineFestival”. Un’edizione record, la numero 34, un palcoscenico che mai come quest’anno sarà dedicato ai protagonisti del mondo enogastronomico, a coloro che con passione e impegno quotidiano danno vita a vini e prodotti unici, autentiche espressioni delle identità dei diversi territori. Nell’antichità, il vino era considerato un ponte tra l’uomo e il divino, simbolo di comunione, arte e filosofia: la più antica forma di cultura mediterranea.
Il linguaggio universale del vino: racconta chi siamo e la nostra identità
Oggi, come allora, il vino continua a raccontare chi siamo, a custodire la nostra identità e a unire le persone in un linguaggio universale.
Lo ha ribadito Helmuth Köcher, ideatore della storica kermesse che torna di scena a Merano,
dal 7 all’11 novembre, con oltre 1.300 aziende presenti e più di 2.000 vini in degustazione, 250 etichette nella WineHunter Area, 31 masterclass, 12 show cooking e 9 talk, le premiazioni dei “WineHunter Platinum Awards”.
I premi: un riconoscimento anche al wine producer Andrea Bocelli

Momento clou saranno le premiazioni delle “WineHunter Stars”: otto personalità di spicco nel mondo enogastronomico: Franco Bernabei miglior winemaker
; Sebastien Ferrara, direttore e capo sommelier del ristorante Enrico Bartolini al Mudec a Milano (tre stelle Michelin), miglior wine manager;
Andrea Bocelli, con la Bocelli 1831, come wine producer. E, ancora, come migliori wine & food journalist, per l’online, Alessandro Regoli, direttore WineNews, e, per la carta stampata, la direttrice de “Il Gusto”, Eleonora Cozzella.
L’omaggio a Riccardo Schweizer, autore delle etichette dell’azienda Franz Haas
Un omaggio quale miglior Wine Artist è riservato a Riccardo Schweizer che ha firmato le iconiche etichette dell’azienda vitivinicola altoatesina Franz Haas.
L’artista trentino, originario del Primiero (Mezzano 1925, morirà a Casez in Val di Non nel 2004), ha saputo intrecciare arte e vino con una straordinaria pennellata creativa.
Un altro esempio della sua creatività è il ristorante «Da Silvio» di San Michele all’Adige, un ristorante-museo inaugurato nel 1978, oggi tutelato dai Beni culturali della Provincia di Trento.
Un ristorante ideato e creato fin nei minimi dettagli da questo poliedrico, istrionico e visionario artista che, dopo le esperienze maturate in Costa Azzurra negli anni Settanta del secolo scorso, dove conosce e frequenta Pablo Picasso, Marc Chagall, Fernand Léger, Le Corbusier, realizza con l’estro creativo dei grandi artisti quello che nelle intenzioni doveva essere un «divertissment» e che, grazie alla sua genialità, è diventato una vera e propria opera d’arte.
Altra sua creazione: il ristorante-museo “Da Silvio” di San Michele all’Adige
A Riccardo Schweizer si deve il design e la progettazione di questo ristorante-museo di proprietà della famiglia Manna che Maria Luisa, moglie del compianto Franz Haas, sta rilanciando assieme a fratello Nicola nel firmamento delle cucine d’autore. Schweizer ha pensato a tutto.
Di sua creazione sono le maniglie alla porta d’ingresso del locale, la cabina telefonica, i bagni, le sale (quella principale, un autentico capolavoro, e le due salette riservate), i pavimenti in ceramica, gli arredi, i pannelli ornamentali, le pareti affrescate, i dipinti, il soffitto a cassettoni in stoffa colorata.
Ed ancora: sua è la scelta delle sedie, dei tavoli (alcuni girevoli), delle posate, dei bicchieri, della «mise en place».
Sarà la figlia Barbara Schweizer, custode del suo favoloso patrimonio artistico e culturale, a ritirare il premio del Merano WineFestival sul palco del Kursaal.
Food Star del 34° Merano WineFestival Antonino Cannavacciuolo
La Food Star del 34° Merano WineFesyival è Antonino Cannavacciuolo, uno degli chef più celebri e amati d’Italia (tre stelle Michelin con il ristorante Villa Crespi ad Orta San Giulio).
Communication Star il critico di fama internazionale, James Suckling – e degli “Honour Awards”, con Calabria e Abruzzo come Regioni Partner, e, novità dell’edizione 2025, l’acquisto in fiera dei vini in degustazione tramite una piattaforma digitale dedicata.
Ma al centro, in un’edizione che ha per tema “Vision: Wine & Food Creators” (tutti i dettagli in approfondimento), c’è anche lo stato di salute del settore, tra consumi in calo, dazi, i ricarichi al ristorante e non solo, con uno sguardo sul futuro del gusto tra scienza, cultura del territorio e confronto tra esperti sul domani dell’enogastronomia italiana e internazionale.
In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)
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