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Lo bevano loro il vino annacquato!

Se quei soloni hanno paura di perdere il senno bevendo il nostro vino, si aggiungessero loro l’acqua nel proprio bicchiere, e lasciassero in pace le nostre bottiglie doc.

Ah, l’invidia di certe Nazioni verso il Bel Paese! Abbiamo già dovuto registrare un lungo elenco di esempi di attacchi alle nostre produzioni agricole ed alimentari.
Fanno di tutto per imitare i nostri marchi di eccellenza e poi, siccome la qualità delle loro creazioni non è neanche lontanamente paragonabile, ci vogliono strappare la nostra, schiacciandola!

Così l’olio, così il Parmigiano Reggiano, così il vino!

Già a febbraio c’è stato gran fermento intorno alla proposta, contenuta nel “Piano d’azione per migliorare la salute dei cittadini europei”, di introdurre infelici etichette per scoraggiare il consumo di vino. Ne avevamo scritto qui: https://www.egnews.it/abbassato-lallarme-sul-vino-cancerogeno/.

È ormai noto il nuovo allarme della Coldiretti che ha scoperto un documento della Presidenza del Consiglio dei ministri dell’Unione europea in cui viene proposto di autorizzare, nell’ambito delle pratiche enologiche, l’eliminazione parziale o totale dell’alcol e la possibilità di aggiungere acqua nei vini a denominazione di origine.

Come evidenziato dalla Coldiretti, introducendo l’acqua tra le pratiche vinicole “verrebbe permesso di chiamare vino un prodotto in cui sono state del tutto compromesse le caratteristiche di naturalità”.
Già qualcuno si è cimentato nel vino senza alcol, o “dealcolizzato”, vino analcolico (come pure la birra analcolica), roba da rabbrividire.
Senza un titolo alcolometrico minimo il vino non può essere considerato tale, almeno questa è la regola che impera da noi, seri produttori di vini da millenni.
Verrebbero, inoltre, inficiati tutti i rigidi disciplinari, faticosamente riconosciuti.

Per la maggior parte della gente normale, quella che “sa” bere, è considerato un sacrilegio allungare il vino con l’acqua nello stesso bicchiere, non per niente in tavola ce ne stanno due.

Ma che ci stanno a fare i nostri rappresentanti nazionali a Bruxelles?
Si godono il paesaggio? Vanno raccogliere margherite nei prati?
Che sciagurati tutori dei nostri interessi!
Ancora una volta inutili personaggi di cartone!

Se sono intellettualmente onesti e non burattini, ci facciano sapere la loro posizione al riguardo!
E se non sono in grado di difendere gli interessi di patria, se ne tornino a casa!

Maura Sacher


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