Vino e Ristoranti

L’Italia del vino può contare su aziende con fatturato in crescita

I dati ufficiali, basati sui bilanci d’esercizio delle aziende del comparto vinicolo, mostrano una crescita per fatturati, occupazione e investimenti.

In occasione del Vinitaly 2019, Osservatorio Qualivita Wine e InfoCamere hanno svolto un’analisi su 3.000 imprese italiane legate alla produzione di vini e alla coltivazione di uva che nel 2018 hanno depositato il bilancio presso il Registro delle Imprese delle Camere di Commercio.

Dai dati diffusi, risulta che nel 2018 il fatturato di tali aziende con bilancio depositato è di oltre 11,2 miliardi di euro, per un valore aggiunto di 2 miliardi di euro, in una crescita, nel corso degli ultimi dieci anni, pari al +33%.
Ossia dal 2008 al 2018, il fatturato è progressivamente aumentato – con alti e bassi nel corso degli anni – attestandosi lo scorso anno al +52%, per un valore aggiunto del +59%.

Nello spaccato del settore vinicolo preso in considerazione (ricordiamo 3 mila delle imprese registrate alle Camere di commercio), risulta inoltre che tali aziende nel 2018 hanno dato lavoro a 34.000 addetti, stante che nel 2009 gli addetti erano poco più di 15.200 (fonte INPS). Questo dato mostra un incremento del +123% rapportato a dieci anni, il che evidenzia una capacità di investimento di queste imprese ottimisticamente crescente negli anni.

L’analisi a livello territoriale attesta che tre sono le regioni su cui può contare il meglio dell’Italia del vino: Toscana, Puglia e Veneto. Qui si concentra un terzo delle aziende nel settore della produzione di vino e coltivazione di uva, con bilancio depositato nell’ultimo anno.
Nello specifico è Siena, con 180 imprese, la provincia italiana con maggior numero di società di capitali in questa particolare graduatoria.
Cfr: osservatorio@qualivita.it

Maura Sacher


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