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L’importanza della catena del freddo nella logistica alimentare

L'importanza della catena del freddo nella logistica alimentare La gestione della supply chain a temperature controllata nel pieno rispetto della catena del freddo

L’importanza della catena del freddo nella logistica alimentare

La gestione della supply chain a temperature controllata nel pieno rispetto della catena del freddo è fondamentale per preservare la qualità dei prodotti che ogni giorno vengono portati in tavola.

In particolare, le operazioni a temperatura controllata sono fondamentali per tutti quegli alimenti cosiddetti deperibili, soggetti cioè a rapidissimo deperimento se mantenuti a temperatura ambiente. Ne fanno parte i prodotti freschi, quelli termosensibili e i surgelati.

Cosa può comportare il mancato rispetto della catena del freddo


Una supply chain caratterizzata da sbalzi termici o da a temperature di conservazione non adeguate può compromettere i prodotti sia dal punto di vista della salubrità che delle proprietà organolettiche.

Più nel dettaglio, un’eventuale interruzione della catena del freddo può riattivare lo sviluppo microbico, che accelera i processi di degradazione degli alimenti. Sono infatti le basse temperature che inibiscono la proliferazione dei microrganismi patogeni.

Oltre a questi effetti negativi, è bene ricordare che il mancato rispetto della catena del freddo vìola attualmente gli obblighi stabiliti dalla normativa europea attraverso il Regolamento CE 852/2004.

 

Come essere sicuri di rispettare la catena del freddo lungo la filiera alimentare

 

Per operare nel rispetto della normativa vigente e preservare le proprietà organolettiche degli alimenti, in genere le aziende del settore affidano la gestione della catena del freddo a realtà specializzate nella logistica e nel trasporto a temperatura controllata.

Si tratta di aziende in grado di amministrare tutte le attività della supply chain agroalimentare controllando costantemente che vengano rispettati per tutti gli alimenti i range di temperatura necessari, vale a dire 0/4°C per i prodotti freschi, 8/18°C per i termosensibili e -25 /-18°C per i surgelati.

In quest’ambito, un vero e proprio punto di riferimento è costituito da STEF, azienda leader a livello europeo, attiva in Italia da oltre 30 anni che, grazie ad un’infrastruttura strutturata, mette a disposizione i propri servizi a temperatura controllata avvalendosi di mezzi e magazzini refrigerati per assicurare una presenza capillare su tutto il territorio nazionale.

 

Catena del freddo: i processi a tutela della freschezza 


Il rispetto della catena del freddo impone a produttori, distributori e trasportatori una scrupolosa sinergia operativa, finalizzata a garantire una perfetta continuità nel processo di gestione e movimentazione delle merci. L’obiettivo è evitare che si verifichino interruzioni lungo tutti gli anelli della catena, assicurando alti standard di efficienza in ogni fase della filiera.

Affinché ciò sia possibile, sin dal momento in cui lasciano la linea produttiva, i prodotti che necessitano di essere mantenuti entro range di temperatura specifici sono destinati esclusivamente a mezzi e magazzini refrigerati, che vengono costantemente monitorati per accertare che ogni fase venga attuata al meglio.

Naturalmente, il rispetto della catena del freddo dev’essere garantito anche quando gli alimenti giungono nei banchi frigo dei punti vendita al dettaglio. In questo caso, per preservare al meglio i prodotti, i frigoriferi adibiti all’esposizione delle merci nei reparti devono essere riempiti entro la soglia di carico prestabilita e dotati di appositi termometri che permettano di visualizzare, in ogni momento, i valori di temperatura registrarti all’interno.


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Redazione

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