I Viaggi di Graspo

Le uve rosse di Amabile e Lucia, tra le Saccole e la Rossa del Durlo                                                   

Le uve rosse di Amabile e Lucia, tra le Saccole e la Rossa del Durlo Crespadoro

Le uve rosse di Amabile e Lucia, tra le Saccole e la Rossa del Durlo

Nel piccolo paese che ha dato i natali a suor Germana, la religiosa appartenente alle suore Dorotee diventata

Amabile Consolaro con un grappolo della Rossa del Durlo

famosa per le sue ricette, le sorprese non finiscono mai.

Amabile Consolaro riposa sotto la sua piantata

La sorpresa si chiama Amabile Consolaro che troviamo transitando in contrada Pasquali in Crespadoro. 

È  un piccolo comune di 1.283 abitanti, che si è progressivamente spopolato, nel 1921 i suoi abitanti erano quasi 3000.

 Ci fermiamo, casualmente, con Amabile Consolaro che in questa contrada è nato, che qui si stà godendo la pensione nel  modo che più gli piace, coltivare le sue “visele”(con questo termine qui si indicano le viti).

 Le viti che dopo poco ci porta a visitare sono la classica storica piantata a parete sostenuta dall’Orniolo, intramezzata da un rigoglioso orto nel quale coltiva le verdure classiche della montagna. 

La passione per la vite ci riferisce l’ha ereditata dal padre assieme al quale ha fatto il corso di innestatore ancora ragazzo alle scuole medie di Crespadoro, capacità che ha tutt’ora conservato. 

Terminate le scuole qualche lavoro in contrada, poi la decisione di cercare lavoro in valle. 

Le pendenze del terreno, Luigino Bertolazzi ed Amabile Consolaro

L’amore per la montagna e per la Saccola ora che è in pensione lo fanno tornare per lunghi periodi, sopratutto nel periodo estivo nella sua contrada di nascita, che peraltro porta lo stesso nome del cognome di sua moglie Lucia, Pasquali. 

Il controllo della fermentazione è fatto dalla moglie Lucia, molto precisa e attenta, la vinificazione è fatta pigiando l’uva con il raspo ed il contatto con la parte solida, prima di svinare dura sette otto giorni.

 L’uva che coltivano maggiormente è la Saccola nera. 

Qui la troviamo, secondo il racconto di Amabile, espressa addirittura in due diversi biotipi, quella col picciolo bianco e quella col picciolo scuro. 

Sono   presenti anche alcune  viti che chiama Pontedara, che al successivo controllo del DNA si rivela l’incrocio Terzi.

L’incontro tra Aldo Lorenzoni ed Amabile Consolaro

La vera sorpresa è una varietà a bacca rossa, sconosciuta alla prova del DNA, che abbiamo chiamato Rossa del Durlo, sarà la vinificazione a fornirci le potenzialità di questo originale vitigno.

 Il vino che Amabile e Lucia ci fanno degustare pare abbia quel tocco femminile di gentilezza che lo fa apprezzare particolarmente. 

Lui, insieme a pochi altri, nella zona presidiano la trincea della coltivazione della vite, questa è tenuta aperta da persone come Lucia ed Amabile, quando mancherà il loro presidio, probabilmente per la viticoltura di contrada Pasquali tutto sarà finito.

 Questa viticoltura residuale ed eroica non merita di estinguersi, sia per la conservazione dei luoghi abitati ma soprattutto per l’inaspettata biodiversità viticola che Graspo vuole tutelare.  

Il viaggio continua……

Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi

 

 

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