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Le nuove direttive della UE sulle IG – Indicazioni Geografiche

Le nuove direttive della UE sulle IG - Indicazioni Geografiche

Le nuove direttive della UE sulle IG – Indicazioni Geografiche 

La Commissione per l’agricoltura del parlamento europeo ha finalmente approvato all’unanimità il mandato per avviare la riforma delle IG – Indicazioni Geografiche dei prodotti agroalimentari nell’ambito della  Unione Europea. 

Il Commissario Europeo per l’Agricoltura Janusz Wojciecowski ha affermato che le IG europee rispecchiano la grande ricchezza e diversità che il settore della agricoltura europea ha da offrire ai mercati. 

Paolo De Castro è il relatore del progetto e ha espresso tutta la sua soddisfazione. 

Ha dichiarato che su 79 miliardi di euro di fatturato UE derivante dalla DOP Economy l’Italia da sola vale oltre 20 miliardi di euro rappresentando la fetta più grande dell’intero settore delle IG – Indicazioni Geografiche. 

L’Italia vanta ben 824 prodotti agroalimentari IG su un totale di 3090 certificati DOP, IGP e STG. 

Le bevande a IG Europea sono 245 per un controvalore di oltre 10 miliardi di euro pari al 13 % del paniere complessivo delle IG Europee. 

Uno degli emendamenti approvati è veramente importante per l’Italia e riguarda il contenzioso che il nostro paese sta portando avanti per difendere le sue uniche specialità a IG protette. 

A cominciare dal Prosecco e dai suoi squallidi e rabbiosi imitatori che cercano da anni di approfittare del prestigio che gode nel mondo questo vino nostrano. 

L’ Aceto Balsamico è un alimento caratteristico dell’Emilia nelle Terre Matildiche specifico del territorio fra Modena e Reggio Emilia. 

È un’altra delle eccellenze nazionali  minacciata di usurpazione da parte dell’aceto sloveno e cipriota che nulla hanno a che spartire con il prodotto emiliano. 

Il voto della Commissione per l’agricoltura è un nodo cruciale per rafforzare la protezione delle nostre IG.  

Il nuovo regolamento sulle IG appalesa la forte volontà di snellire e semplificare le procedure di riconoscimento e modifica dei disciplinari di produzione. 

La tutela dei prodotti a IG viene estesa ai casi e agli episodi di usurpazioni ed evocazioni inappropriate e fraudolente delle menzioni tradizionali. 

Una parte non risibile è riservata alla sostenibilità ambientale e nelle filiere produttive. 

Le associazioni di categoria e in primis Federvini hanno espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto.

 Non manca inoltre il commento assai soddisfatto di Stefano Zanette presidente del Consorzio di Tutela della DOC Prosecco. 

Ha riconosciuto all’onorevole Paolo De Castro e ai sostenitori della riforma il grande merito di essere riusciti pur con grandi fatiche ad ottenere questo risultato che avrà ripercussioni favorevoli per i nostri eccellenti ed unici prodotti alimentari a cominciare dal Prosecco che è costantemente sotto attacco per imitazioni ed usurpazioni. 

L’annosa querelle con la Croazia per il sedicente “prosek”e quella più recente con i produttori di vino australiani ne sono esempi concreti. 

Umberto Faedi 


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Redazione

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