Tribuna

Le feste non finiscono mai

Le Grandi Festività Religiose sono trascorse con l’Epifania che se le porta via tutte, tuttavia, per il calendario liturgico cristiano ora entriamo nel Carnevale, periodo che si conclude con l’inizio della Quaresima, tempo di divertimenti e sfrenatezze che si ricollega alla tradizione medievale ma ha le radici originarie nei “Saturnali” degli antichi romani.

Pertanto, anche chi ha vissuto sotto tono un Natale e un Capodanno senza il ritmo frenetico degli anni memorabili, può ritrovare lo spirito e la gioia di godere la piacevole compagnia degli amici, evitando di sopraffarli con menù strepitosi, bensì con qualcosa di alternativo.

L’ideale è organizzare un pomeriggio o un dopocena, occasioni per stare assieme in modo informale, senza obbligo per la padrona di casa di allestire la tavola né di cucinare.

Ciò non vuol dire che sia escluso il mangiare e si debba solo bere. E sicuramente non si tratta di risparmiare tempo e fatica.

Sia per un invito pomeridiano sia serale, si dovrà predisporre quanto necessita, ancor meglio il doppio se non il triplo, di piattini, posate, tovaglioli, bicchieri, in quantità da assicurare ad ogni ospite più di un cambio.
Gli ospiti troveranno vassoi con i più vari e stuzzicanti finger food, preparati con fantasia o ispirandosi ai libri di alta gastronomia e pure agli innumerevoli siti e blog della rete. Non mancheranno dolci vari meglio se “particolari” e se fatti in casa (trovo un po’ banale l’abitudine di riqualificare panettoni e pandori farcendone le fette con creme calde allo zabaglione), infine frutta fresca e secca in quantità.
Da non dimenticare salatini e formaggi a cubetti e qualunque altro prodotto di salumeria tipica locale. E soprattutto ciotole, da disseminare ovunque, dove gli ospiti depositeranno i loro scarti.

Se per una “pomeridiana” il vino bianco e le bollicine sono sempre graditi, accanto a qualche bottiglia di rosso, anche mosso, il vero protagonista del dopocena è soprattutto l’alcol: tutti i vini, rossi e bianchi, mossi e fermi, frizzanti o invecchiati, e una varietà di alcolici ad alta gradazione, tutto quello che volete per coccolare i vostri ospiti, ricordando che le grappe tornano di moda battendo il whisky.
Consiglio di tenere in frigo anche qualche birra, essendo sempre più diffusi gli estimatori della spumeggiante bevanda. Sempre presenti acqua e analcolici, per chi gradisse.

In questi casi l’invitato porta qualcosa? Ebbene sì, arrivare a mani vuote è piuttosto da maleducati. Ma niente fiori e niente regali personali e nessun tipo di regalo che dia sentore di un dono natalizio giunto fuori tempo o riciclato.
La cosa migliore è portare una o anche due bottiglie di vino, spumante/champagne, magari un Magnum, un liquore, della piccola pasticceria, insomma cose da condividere con il gruppo e che il padrone di casa metterà subito a disposizione di tutti.
Buone serate!

donna Maura


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