Alle donne piace il Chiaretto. E sempre alle donne piace, e sempre di più, occuparsi di vino. È quanto si registra in riva al Garda dove nella doc del Chiaretto e del Bardolino una cantina su tre è gestita da una donna.
Nel dettaglio però le donne sono presenti anche come contitolari facendo salire la percentuale dal 33% al 50%.
Dati importanti che mettono in luce la grande presenza femminile del comparto considerando che quella del Bardolino e del Chiaretto è la quarta zona vinicola del Veneto dopo il sistema Prosecco, la Valpolicella e il Soave ed è l’undicesima in assoluto in Italia.
E non è un caso, quindi, se dallo scorso dicembre il direttore generale del Gruppo Italiano Vini, il colosso enologico nazionale, che ha sede a Calmasino di Bardolino, è una donna, Roberta Corrà.Ed è una donna, Claudia Benazzoli, alla guida della Strada del Vino Bardolino, mentre una produttrice di Bardolino, Matilde Poggi, è presidente della Fivi, la Federazione italiana dei vignaioli indipendenti.
E se le donne fanno il “vino” le consumatrici sembrano accorgersene, come nel caso del Bardolino Chiaretto: il 62% degli acquisti del classico rosato gardesano è effettuato da donne.
E proprio domenica 8 marzo, festa della donna, i vini dei produttori del Bardolino e del Chiaretto saranno in degustazione dalle 10 alle 18, alla Dogana Veneta, presso il porticciolo di Lazise, sulla riva veronese del Garda.
R.C.
foto di copertina: bicchieri-chiaretto-foto-di-paola-giagulli.jpg
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