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L’Alto Adige ed i suoi vini

Con Pierluigi Gorgoni e in collaborazione con il Consorzio Vini Alto Adige, la sezione AIS di Torino ha dedicato una serata ai vitigni più rappresentativi del territorio altoatesino. Una regione di luce con 300 giornate di sole all’anno, le Alpi la proteggono dai venti freddi settentrionali, mentre da sud arrivano le correnti calde del Mediterraneo e del Lago di Garda; forti escursioni termiche fra il giorno e la notte favoriscono lo sviluppo degli aromi nelle uve. 5400 ettari vitati, oltre 5mila vignaioli, forte parcellizzazione dei territorio, 13 cantine cooperative di straordinaria capacità sommano conferitori che hanno mai oltre un ettaro di proprietà e che producono circa il 70% del vino prodotto nella regione. 7 aree vinicole, ognuna con una forte personalità, con zone climatiche molto diverse, suoli vari: la Bassa Atesina, quella più estesa e anche la più calda, circa 1900 ettari dove troviamo Pinot nero e Gewürztraminer; Oltradige, 1700 ettari, cuore enoico della regione, con la Schiava; conca di Bolzano e dintorni, 700 ettari impegnata con il Lagrein; la Valle dell’Adige, solo 315 ettari; Merano e dintorni, 300 ettari; la valle Isarco, 320 ettari e la Val Venosta solamente 45 ettari circondate dai meleti. Ogni vino ha il volto di persone che dedicano la loro vita alla viticoltura in un contesto limitato, ma estremamente virtuoso con una qualità costante ed in ascesa.

In degustazione, dalle cantine cooperative, vini bianchi:

Pinot Bianco Hofstatt 2014 Cantina di Cortaccia: selezione da una vigna unica, sopra i 600 mt. Passaggio in legno. Frutto di un’annata non facile. Profumo piacevolmente fresco, fruttato e con leggeri sentori di mela gialla. Sensazioni speziate, fresco, strutturato e con acidità equilibrata ed una gradevole sapidità.

Pinot Grigio Unterebner 2014 Cantina Termeno: il vino prende il nome da quello del maso che sovrasta il suo vigneto. 450 metri di altezza. Dal colore lievemente ramato, viene lasciato maturare per l’80% in botti grandi di legno e per il rimanente 20% in barrique di rovere francese. Svolge la malolattica. Grandissima stoffa, lungo ed avvolgente, note di pera matura.  Pieno e piacevole con acidità importante.

Sylvaner Aristos 2015 Cantina Valle Isarco: terreni ricchi di quarzo, un vino di montagna dai piccati toni di biancospino, scorza di limone, sapido. Profumi alpini rinfrescanti che finisce con grande mineralità.

Dai piccoli produttori, vini bianchi:

Sauvignon Blanc Saxum 2015 Pfitscher: esplosivo dalle note verdi di salvia, sambuco proveniente da vitigni cresciuti su terreni morenici d’origine glaciale. Al naso presenta un aroma intenso e balsamico, mentre al palato è secco, con delicate note acidule, molto verticale molto piacevole.

Gewurztraminer Artyo 2015 Josef Weger: dalle note classiche di lavanda, litchi, completano il bouquet le note di petali di rosa, caratteristiche di questo vitigno. Sapore fruttato fresco e la vivace acidità, affiancati dalle note minerali, lasciano un retrogusto tondo e persistente.

Dai piccoli produttori, vini rossi:

Santa Maddalena Classico 2015 Pfannenstielhof: maso storico regione di Santa Maddalena nella periferia di Bolzano, 4 ettari.  95% Schiava + 5% Lagrein raccolti e vinificati insieme, coltivazione a pergola. Un vino attraente, fresco, fruttato, leggero e con basso contenuto tannico.  Intense note di lampone, di pepe, pietra focaia e sensazioni ematiche date proprio dalle rocce ricche di ferro. Grande persistenza, molto appagante.

Pinot Nero Riserva Exclusiv 2012 Tenuta Plonerhof: zona di Merano, azienda vivaistica. Vigneto a ritocchino con pendenza importante. Interpretazione internazionale. Le note vanigliate del rovere coprono il frutto legate alla florealità del vitigno. Grande eleganza, ricco di sfumature. Seta sul palato, garbata raffinatezza.  Acidità sostiene il legno.

Lagrein Riserva Abtei Muri 2012 Tenuta Convento Muri-Gries: vera espressione del Lagrein altoatesino, un grande classico nella periferia di Bolzano. Pergole con oltre 80 anni. Polposo, pieno, la componente minerale è importante. Note di frutti scuri, confettura di mora. Vagamente speziato con una grande capacità di invecchiare.

Per i curiosi che desiderano conoscere l’Alto Adige ed i suoi territori vinicoli Christoph Tscholl e Angelika Deutsch hanno pubblicato con Morellini editore una guida che analizza in dettaglio 79 delle circa 130 realtà produttive altoatesine. Per ogni cantina viene esaminata la posizione, la presenza di una cantina storica, di un museo del vino privato o di particolari vigneti e i servizi offerti ai visitatori. Ed ancora l’indicazione dei migliori ristoranti oltre alle informazioni sulle attrattive presenti nei dintorni e sulle manifestazioni dedicate al vino durante l’anno.

 

vini-e-cantine-dellalto-adige-324199Piera Genta


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Redazione

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