Vino e Ristoranti

Lagrein Cortuta la realtà cooperativa che indica la via della ripresa

Il mondo del vino Italiano da sempre palcoscenico in cui brillano Aziende ed etichette blasonate o meno, avrà bisogno a breve termine di stringersi in un grande sforzo collettivo. Bisognerà seppellire l’ascia di guerra, dei campanilismi e delle polemiche per la difesa del singolo orticello, per guardare più in la tentando di esprimersi come soggetto collettivo impiegando tutte le risorse possibili.

In questo nuovo scenario la realtà cooperativa potrebbe essere una risorsa preziosa. Già spina dorsale del movimento enologico Italiano, è sicuramente in grado di fornire linee guida ed esperienza in un periodo in cui il “tutti per uno”, sarà fondamentale per esprimere a pieno la forza del comparto vitivinicolo Italiano.

La Cantina Rotaliana in Mezzolombardo è un dinamico esempio di come la realtà cooperativa possa svolgere un ruolo economico locale di primo piano. La Cooperativa raccoglie e sostiene tutti quei viticoltori che nella propria realtà familiare conducono i loro vigneti, anche all’interno di attività più allargate legate alla promozione del territorio quali l’allevamento di animali o l’agriturismo.

Insieme a questi partecipano tutti quei piccoli vignaioli che si dedicano alla conduzione di un piccolo vigneto, come attività secondaria o per  pura passione. In questo modo la Cooperativa raccoglie l’esperienza di più generazioni e l’entusiasmo dei più giovani in un mix di tradizione e innovazione.

Mezzolombardo si trova nel cuore della Piana Rotaliana, tra le dolomiti e il lago di Garda e non distante da Trento. Uno splendido ambiente naturale in cui la Cantina Cooperativa di Mezzolombardo nasce nel 1931 per poi fondersi con l’Enologia Rotaliana, altra cooperativa locale.

Nel 1968 si trasforma nell’attuale Cantina Rotaliana di Mezzolombardo, evolvendosi negli impianti e nelle pratiche vitivinicole fino ai giorni nostri. La Cooperativa inizia la sua attività nel settanta con i vini sfusi, in seguito seguendo l’impulso turistico della zona si dedica all’imbottigliamento di vini Trentini di qualità destinati al canale horeca.

Gli impianti vengono ampliati nel ’90 ma l’incremento continuo dei soci, spingerà nel 2002 al trasferimento nella nuova sede e ad un successivo ampliamento datato 2011 secondo i più moderni criteri tecnologici. Oggi il profilo Cooperativo è quello di una realtà altamente competitiva, in grado di far fronte sia al mercato interno che ai grandi mercati internazionali, sempre partendo dalla valorizzazione delle risorse del territorio.

Tra le aree da cui provengono le uve conferite c’è la Piana Rotaliana, territorio più noto per il Teroldego ma in cui anche il Lagrein, coltivato in minima parte, ha trovato il suo habitat favorevole. Generata da un antico ghiacciaio è oggi una piana di terreno limoso – sabbioso circondata da rilievi rocciosi e al riparo dai venti da nord, capace di trattenere il calore estivo per creare le condizioni ideali alla maturazione delle uve.

Il Lagrein Cortuta ben rappresenta le possibilità di quest’ambiente pedoclimatico in cui le uve allevate col sistema della pergola raggiungono al maturazione ottimale a settembre, regalando al vino caratteristiche di buona struttura che non ne precludono l’eleganza.

Prevalgono i toni della piccola frutta rossa acidula, insieme alle spezie e al pepe. Il sorso è pieno, gustoso ma dinamico allo stesso tempo, anche per via della componente tannica presente ma composta. Pulizia, equilibrio e persistenza caratterizzano questo vino, anche grazie all’affinamento di 2 anni in piccole botti di rovere che non lo marcano inutilmente.

Bruno Fulco


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