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La Vendemmia 2023 menomata da alluvione e peronospora

La Vendemmia 2023 menomata da alluvione e peronospora

La Vendemmia 2023 menomata da alluvione e peronospora

La malattia primaverile della vite sta diventando una emergenza in tutta Italia. In alcune regioni le perdite previste sono valutate intorno al 40 %. I territori più penalizzati sono quelli della dorsale Adriatica. 

La stagione era iniziata abbastanza bene ma a partire da Maggio la situazione è cambiata radicalmente. 

Il problema degli eccessivi stoccaggi per le DOP è stato superato da uno scenario caratterizzato da una importante riduzione di rese in diverse regioni. 

La situazione in Piemonte è tutto sommato buona con siccità in Marzo e Aprile e piogge nella norma. 

Maggiore la presenza di oidio piuttosto che peronospora. 

In Lombardia la Valtellina vede una presenza della infezione e si prevedono cali di rese. 

L’uva Longanesi

Prevista una vendemmia abbondante in Veneto nonostante le perdite causate dalla grandine che può provocare cali significativi in occasione della raccolta. 

Buona la situazione del Friuli Venezia Giulia soprattutto nel Collio, i vigneti sono carichi al punto giusto. 

La peronospora è sotto controllo in Emilia Romagna. Buona la situazione dei Colli Bolognesi.

 Purtroppo in Romagna la situazione post alluvione è critica. Interi vigneti franati, fango che soffoca le piante e strade di accesso collassate nelle colline. 

La peronospora è presente in Toscana a causa delle intense piogge cadute in Maggio. Prevista una riduzione sensibile delle rese dovute a grandinate e attacchi di Botrytis. 

Le Marche sono un’altra regione colpita dalle alluvioni oltreché dalla infezione di peronospora. 

I problemi sono maggiori nei territori prossimi alla costa. La fase fenologica è in ritardo. 

Il grappolo di uva, ormai al grano di pepe

La resa prevista era abbondante ma si prevede una annata con diminuita produzione. Problemi per raggiungere i vigneti non franati a valle. Brutta la situazione in Umbria, altra regione ferita dalle alluvioni. 

Difficile raggiungere le vigne a causa di frane e fango, prevista una sensibile riduzione vendemmiale che può arrivare fino al 30 %. 

In Abruzzo e in Molise la pioggia caduta copiosamente dai primi giorni di Aprile e la difficoltà di raggiungere i vigneti per effettuare i trattamenti fitosanitari hanno provocato un attacco importante in entrambe le regioni. 

Prevista una riduzione del 40 % delle rese e addirittura del 70 % per le uve a certificazione biologica e quelle a bacca rossa dato che era ancora presto per iniziare i trattamenti antiparassitari. 

In Lazio le abbondanti piogge cadute in Maggio hanno innescato molte situazioni di infezione che porteranno a una riduzione produttiva del 25 %. 

La vendemmia 2023 è fortemente a rischio in Campania. Praticamente impossibile accedere alle vigne a causa del fango provocato dalle incessanti e ripetute precipitazioni. 

Falcidiate le uve a bacca rossa mentre Falanghina e le uve bianche resistono. In pianura previsti attacchi estivi tardivi di larvata agli acini. 

In Basilicata la peronospora ha colpito soprattutto nel Vulture e le uve a bacca bianca. Prevista una riduzione addirittura fino al 60 %. 

Tutta la Puglia colpita da attacchi andando da Nord a Sud. Calo previsto intorno al 25 % per le uve di Malvasia, Negramaro e Primitivo. 

La Calabria è in una situazione davvero disastrosa. A causa delle incessanti piogge il fango ha impedito l’accesso alle vigne e agevolato l’attacco della peronospora. 

È a rischio l’intera annata vitivinicola. 

Il Trapanese è il territorio più penalizzato in Sicilia. Tutte le aziende che non hanno terminato i trattamenti antiparassitari avranno un calo vendemmiale fino al 25 %. In Sardegna non si segnalano problemi  alle viti in questo momento.                                                                                               Umberto Faedi 


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Redazione

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