Stile e Società

La Chianti Academy in Cina forma gli addetti di settore sul terroir toscano

Iniziativa molto importante quella presa dal Consorzio Vini Chianti. Uno tra i più importanti attori del vino Italiano e simbolo dell’enologia italiana amato da tutti i wine lovers del mondo, che ha capito la strada maestra su cui la comunicazione enoica dovrà evolvere nei prossimi anni. Tra tutte le azioni possibili solo una è quella in grado di portare risultati duraturi nel tempo.

Il marketing è volubile e risente dell’umore complessivo del consumatore, ma consapevolezza e conoscenze sono granitici monoliti capaci di resistere al fluttuare delle tendenze. Con la Chianti Academy il consorzio Toscano, trasmetterà la sua storia e le tradizioni culturali direttamente agli operatori di settore del vino e alle professionalità che ruotano attorno al comparto. Verranno toccati tutti gli aspetti dell’universo Chianti a partire dai metodi e dalle dinamiche produttive del territorio.

Spazio anche agli aspetti che riguardano le politiche di tutela del prodotto, ma soprattutto grande attenzione sarà data all’aspetto enogastronomico tra assaggi e abbinamenti con il cibo di ben 30 etichette del consorzio. Una modalità dal grande potenziale in grado di creare una sinergia comunicativa, anche per le altre eccellenze del territorio in tema di produzioni alimentari di qualità. Il programma è gia iniziato a Shenzhen, dove il 20 e il 21 di settembre si sono svolte le prime sessioni didattiche. Sarà poi la volta di Guangzhou e quindi di Shanghai, per poi arrivare a Beijing nell’epilogo del 29 e 30 settembre.

Quello che distingue l’iniziativa da un qualsiasi evento di marketing è la formula, che prevede il rilascio di un Attestato Ufficiale che non verrà regalato a tutti, ma solo a chi avrà seguito almeno quattro dei moduli didattici e previo esame finale. Partner operativo sul territorio cinese è l’Interwine, operatore tra i più importanti nel settore dell’organizzazione fieristica con sede a Guangzhou e, già riferimento logistico per il consorzio. Le classi che di 80 studenti per ogni sede cittadina, si cimenteranno con la storia del Chianti e del suo radicamento sul territorio.

Dall’apparizione del vino in Toscana, agli antichi sistemi di vinificazione ad opera delle antiche popolazioni fino ai giorni nostri, passando per disciplinari, modifiche e motivazioni della sua evoluzione. Si tenterà di trasmettere loro il valore millenario dell’elemento vino all’interno della cultura regionale. Attraverso le degustazioni rappresentative di ogni zona e per ogni tipologia, si tenterà di approfondire l’aspetto del terroir, indagando le diverse sfumature e l’influenza del suolo e dei differenti ambiti climatici sulla produzione diretta del vino.

L’evento formativo arriva in un momento che secondo i dati Nomisma registra un aumento pari al 3,3% rispetto all’export di vino italiano dello scorso anno. Dato incoraggiante in un paese che come numero di consumatori assicura un potenziale enorme, ed è a catturare questo target che saranno rivolti altri aspetti della formazione. I corsisti infatti saranno chiamati ad approfondire tematiche di marketing, relative al particolare mercato asiatico e all’approccio con i canali comunicativi rivolti al mercato dei giovani consumatori.

Secondo Giovanni Busi Presidente del Consorzio Vino Chianti: ”La Cina è uno dei mercati esteri più interessanti per il vino italiano. Negli ultimi anni insieme alla crescita dell’export è aumentata anche l’attenzione per la formazione e per una migliore conoscenza del prodotto Chianti, un simbolo della cultura toscana e un simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo. Da qui nasce l’idea dell’Accademia, un passo importante per consolidare la presenza dei prodotti delle nostre aziende in un Paese che conta 1,3 miliardi di persone”.

Bruno Fulco


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