Stile e Società

L’arte si infila anche in Cantina

Ci sono molti casi, pur non estesamente pubblicizzati, in cui le serate di degustazione, gli eventi di promozione, le premiazioni stellate, vengono abbinati ad un’arte, dalla poesia alla musica, dalla pittura alla scultura, persino tra i filari dei vigneti, per non parlare delle etichette di bottiglie e le capsule dei tappi di spumante, affidati a designer di prestigio.

Oggi tutto è “immagine”, la nostra mente ormai è condizionata da impulsi visivi, la parte razionale del nostro cervello si è arresa e torpidamente si assuefa agli input, come ben ci hanno indotto gli esperti della comunicazione pubblicitaria, agli inizi solo cartellonistica e poi mediatica, con strumenti tecnologici a 360° di visuale ottica.
Tuttavia, ciò non è sempre un male, il consumatore si agevola nell’orientarsi all’acquisto dei prodotti che gli servono, il “colpo d’occhio” sulle marche di preferenza (seppure indotta) gli fanno risparmiare tempo.

 

Anche le aziende vinicole si sono adeguate e adottano dei simboli di riconoscimento, che piazzano all’ingresso delle tenute o delle cantine, riprodotti spesso nel logo della casa.

 

Una cosa simile ha fatto la Cantina Valpolicella Negrar, la quale si è assicurata tre opere bronzee dell’artista Raffaella Robustelli (1939-2008), “Lo Sguardo di Ulisse”, i “Dioscuri” ed “Euridice”, originariamente esposte insieme ad altre sette sculture nella mostra «Con lo sguardo al futuro», finestra sulla cultura e sulla ricerca della bellezza aperta dalla Cooperativa nei propri locali in occasione dell’80° anniversario avvenuto nel 2013. Una mostra che ha suscitato grande interesse di pubblico e di critica e che ora è fatta rivivere in un catalogo a edizione limitata, presentato a Vinitaly 2014.

 

“Lo Sguardo di Ulisse” (nell’immagine) accoglie in modo stabile i visitatori all’ingresso della cantina Cooperativa a Negrar, nel cuore della Valpolicella Classica e in questi giorni fa mostra di sé a Vinitaly (Pad.5-C3) come immagine-simbolo scelta dalla Cooperativa per testimoniare la propria storia.

«Quando incombono i cambiamenti e la ricerca del nuovo diventa desiderio di intraprendere, di conoscere e di farsi conoscere, di agire rapidamente anticipando i tempi, abbattendo tabù e superando confini per penetrare nel mondo intero, è allora che si manifesta in tutta la sua forza il Mito, sotto forma di Spirito Nuovo. Per questo abbiamo scelto “Lo Sguardo di Ulisse”, mitico eroe a cui sono legati tanti significati simbolici», così Carlo Alberto Recchia, presidente di Cantina Valpolicella Negrar, ha motivato la scelta di portare la scultura nel proprio stand a Vinitaly 2014.

 

L’arte al servizio del marketing: la rappresentazione del prodotto/servizio è, tutto sommato, un’esperienza culturale ed emotiva.

 

Maura Sacher


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