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Io sono un orso, anzi, un’orsa, e voi statemi lontano

Gli orsi sono animali selvatici

Gli orsi sono animali selvatici ed hanno le loro regole come tutti gli animali selvatici.

La notizia di un “runner” ferito a morte da un orso, anzi, un’orsa, in Val di Sole, ha colpito molto tutti, specialmente gli amanti delle passeggiate tra i boschi del meraviglioso Trentino.

Premetto che scrivo questo pezzo, non perché sono una fanatica animalista oltranzista, ma solo perché sono convinta assertrice della libertà degli animali di seguire la propria indole e nel contempo che gli uomini hanno il dovere di gestire tutte le specie dei tre Regni della Natura non per il proprio divertimento (come per esempio rinchiudere leoni e tigri in uno zoo, come disboscare foreste per impiantare nuovi vigneti, come costruire reticoli di funivie in cima alle montagne più belle solo per la smania di una sciata).

L’uomo custode e protettore del Creato

L’uomo deve essere il custode e protettore del Creato, che deve coltivare e usare per la propria sussistenza, non sfruttarlo e distruggerlo.

Non è ben chiaro cosa è successo nell’incontro con l’orso di cui è rimasto vittima un giovane sportivo.
E non intendo dare tutta la responsabilità ad un essere umano che si incontra faccia a faccia con un animale selvatico, seppure in un percorso tra sentieri montani dove si dovrebbero prevedere incontri indesiderati.

Certamente qualche cinghiale, o famigliola di cinghiali, che può essere aggressiva per proteggere i piccoli, o qualche innocuo e timido capriolo pronto a fuggire, ma in quella zona è notorio che vi vive anche un centinaio di orsi e oltre una ventina di branchi di lupi. Ci sono i cartelli d’avvertenza.

Siccome era già successo un paio d’anni orsono, che due cacciatori fossero aggrediti da un’orsa che girava con i suoi piccoli all’interno del bosco, lontano dal sentiero, e per un miracolo quelli hanno salvata la vita, sarebbe naturale evitare certe circostanze.

Mi dispiace sinceramente per il lutto della famiglia, che, con grande generosità, non cerca vendetta con l’abbattimento dell’orsa Jj4, di 17 anni d’età, bensì chiede solamente venga appurata la responsabilità di chi ha introdotto questi esemplari di plantigradi nei boschi del Trentino, senza esercitare controlli sul loro proliferare.

Reinhold Messner l’ha detto: “Il nostro habitat non è più fatto per ospitare così tanti orsi”.

L’ambiente trentino, come in altre regioni, infatti, è troppo antropizzato, ossia è già troppo modificato dall’uomo, che l’ha trasformato, piegandolo a puri interessi materiali, disboscamenti, costruzione di abitazioni, di impianti agricoli o industriali.

Come possono vivere tranquilli gli animali selvatici, se gli spazi che sono stati loro riservati (o imposti) non vengono rispettati e protetti?

Non è sempre colpa degli animali

Bisogna che la gente provveda a imparare come comportarsi in montagna quando si va fuori dai sentieri segnati e si avvista un animale selvatico.

I consigli non mancano, come fare rumore camminando, per esempio canterellando ad alta voce o battendo sul terreno con un bastone in modo da avvisare della propria presenza, come si fa per tenere lontani i cinghiali passeggiando dove è certa o supposta la loro presenza.

Gli orsi sono un po’ ritrosi ed evitano l’uomo, e quando l’incontro avviene la loro prima reazione è la fuga, come tutti gli animali selvatici, lupi e volpi.

Però esistono casi in cui possono diventare aggressivi, in situazioni in cui vedono minacciata la loro sicurezza o quella dei piccoli. Come fa e farebbe ogni madre!

L’uomo deve imparare a rispettare gli animali, non ad imporsi su di loro.

L’orsacchiotto nell’immaginario infantile

Quanti di noi e dei nostri figli hanno avuto tra i loro pupazzetti preferiti uno a forma di orsacchiotto?
Quasi tutti, vero? Mia figlia almeno tre e con uno di essi ora ci gioca pure il mio gattino.

 

D’orsetto spesso li abbiamo fatti travestire per Carnevale, e anche gli adulti hanno adottato questo costume.

Un modo come un altro per esorcizzare l’atavica paura dell’incontro con un essere che non possiamo controllare.

E allora, teniamoci lontani!

Maura Sacher


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