Indubbiamente le nuove tecnologie informatiche sono utili alla divulgazione delle attività d’impresa, e sono assolutamente favorevole alla necessità di impostare una buona immagine, il biglietto da visita dal grande peso strategico, che divulghi il valore aziendale attraverso le dinamiche applicazioni offerte da Internet.
Avere un buon sito web è fondamentale, e va concepito come un libro da sfogliare, affinché il “navigatore” possa trovare i capitoli e i paragrafi che gli interessano. La cosa più importante che molti lettori cercano è la “Storia” dell’azienda, un po’ per curiosità di conoscere meglio con chi si stanno approcciando, un po’ per interesse storico, per soddisfare un personale approfondimento del territorio.
Non sempre purtroppo lo trovano, come non trovano i riferimenti ai titolari, mentre nel caso di aziende vitivinicole sono apprezzate le citazioni degli enologi collaboratori o le immagini delle cantine e dei vigneti, oltre alle schede sui prodotti.
Tuttavia, dopo aver osservato quanta affezione venga mostrata ai nuovi strumenti ‘socializzanti’, quali Facebook e Twitter, utilizzati in funzione di “social media marketing”, non di rinforzo bensì addirittura ‘in alternativa’ ad un ben costruito portale personalizzato, non posso non evidenziare il pericolo di un’illusione.
Quanto può essere considerata utile, in termini di ritorno economico, la comunicazione basata esclusivamente sui social media? Quali opportunità per raggiungere l’universo mondo dei potenziali clienti possono rappresentare questi strumenti? Il numero delle visite e delle condivisioni corrisponde alle aspettative aziendali a fronte dell’investimento delle risorse umane impiegate?
Il social media marketing nasce per permettere alle aziende e ai clienti di interagire e commentare; un sistema sostanzialmente utile a ottenere un feedback, il consumatore fa sentire la sua voce, a volte anche critica. Per quanto sia moda sempre più dilagante, ma non condivisa dalla totalità degli internauti, alla fin fine diventa controproduttivo rinviare a notizie di eventi postati ‘solo’ su Fb o Twitter. Le inchieste sull’utilizzo degli strumenti tecnologici da parte dei cittadini attestano, infatti, che questi social siano piuttosto riservati al tempo libero individuale e alle relazioni interpersonali, che non intesi come spazi onde andare ad attingere informazioni sulle aziende.
Le imprese, pertanto, che vogliano seriamente cogliere le opportunità della rete per sviluppare il business devono partire da una bella e ariosa homepage del proprio sito web, il vero centro della divulgazione online, tenendo anche conto che la pagina “Chi siamo” costituisce una fonte di credibilità.
A mio parere, va incrementa anche la pagina delle News o Newsletter, da tenere aggiornata con i comunicati su tutte le novità. E suggerirei di sfruttare di più YouTube. È molto gradito da parte del “navigatore” farsi un’idea diretta, le immagini video hanno un forte impatto nella sfera emozionale e proiettano le persone “dentro” la notizia, come fossero presenti all’evento che visualizzano. Il potenziale cliente, stimolato dal desiderio, potrebbe diventare cliente reale.
Maura Sacher
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