Curiosità

Interessante scoperta in Cina: ritrovati antichi vasi contenenti birra di riso

Il mondo delle bevande riserva sempre nuove speciali sorprese.

Durante scavi archeologici nel Sud Est della Cina sono stati rinvenuti resti di vasi contenenti birra di riso.

Lo scavo ubicato presso il sito di Qiaotou nella provincia di Zhejiang vicino alla città di Yiwu ha portato al ritrovamento.

Singolare ma non inusuale per i Cinesi il luogo del ritrovamento: una sepoltura.

Per gli antichi abitanti della attuale Repubblica Popolare Cinese era usanza bere alcolici durante le cerimonie funebri.

I vasi contengono resti di piante, funghi e amido e secondo il parere degli scienziati si tratta di birra di riso e anche in altri contenitori ne sono state trovate tracce.

In quei tempi, 9000 anni fa, la coltivazione del riso non era ancora ben sviluppata e la bevanda era riservata a speciali occasioni.

Sono emerse dagli scavi alcune ciotole, barattoli e pentole rudimentali a testimonianza di quanto sia datato l’uso di produrre e consumare bevande alcoliche.

Migliaia di anni fa non c’erano le tecnologie e le attuali conoscenze scientifiche ma non mancavano spirito di osservazione e ingegnosità.

Gli abitanti del luogo come in altri territori si erano accorti che gli avanzi del riso fermentati col tempo diventavano più dolci e sviluppavano alcol.

Le persone non erano a conoscenza della biochimica associata alla fermentazione dei cereali ma avevano monitorato il processo e cercavano di sfruttarlo attraverso errori e tentativi.

E pochi mesi fa al largo delle coste della Scozia un subacqueo ha rinvenuto centinaia di bottiglie di birra all’interno del relitto di un mercantile.

La Wallachia era salpata da Glasgow con un ricco carico comprendente varie tipologie di merci.

La collisione con un’altra nave la fece affondare nel 1895 e da allora le bottiglie di vetro contenenti birra sono rimaste sott’acqua.

Le bottiglie ancora intonse potrebbero essere recuperabili mediante la sapiente cura di un mastro birraio dato che il lievito è ancora vivo.

E’ possibile quindi ricreare la birra come era stata prodotta alla fine dell’Ottocento.

Il lievito rinvenuto è di una qualità speciale e può originare birre bionde, rosse e scure con un buon grado alcolico.

Steve Hickman il subacqueo che ha effettuato il ritrovamento non è nuovo a queste scoperte.

Nel corso degli anni e delle immersioni ha ritrovato bottiglie di whisky, gin e birra riportando alla luce queste particolarità.

Le bottiglie di vetro vanno trattate con estrema cura: potrebbero esplodere durante le risalite a causa della pressione delle acque.

E in Febbraio un’altro interessante ritrovamento brassicolo.

Nei pressi del Fiume Nilo sono stati scoperti i resti di un birrificio che probabilmente è il più antico punto di produzione di birra in Egitto.

Lo stabilimento si trova nel deserto ad Abydos nei pressi del Nilo a 450 chilometri a sud de Il Cairo.

Gli scavi in quella zona erano iniziati nel 1912.  Anche in Egitto la zona interessata è attigua a un complesso cimiteriale.

Gli archeologi hanno datato la struttura composta da otto forni per il grano tra il 3100 e il 2700 a.c.

Il birrificio poteva produrre quasi 25000 litri di birra ed era sicuramente la maggior struttura in funzione in quel periodo.

A quel tempo regnava il faraone Menes primo unificatore dell’Alto e Basso Egitto.

Umberto Faedi 


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Redazione

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