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Impazzisco per la plastica

Anche voi vi siete accorti che smaltire i rifiuti domestici è un compito da superpignoli o da esperti in chimica delle biotecnologie?

Prima devo capire di quale materiale è fatto il rifiuto, poi lo devo ripulire da ogni “contaminazione” da altro materiale, infine conferirlo nelle varie categorie di scarto.

Sì, perché le regole sono capillari e chiare!

 

 

Così, prima di buttare il cartone della pizza in cui l’ho mangiata, devo controllare che non sia impregnata di liquido di pomodoro o di mozzarella, e in tal caso raschiare via ogni residuo di cibo.

L’esterno degli involucri di caramelle e cioccolatini va nella plastica, mentre ogni tipo di carta stagnola deve essere prima lavata e poi nel bidone di metalli e alluminio.

Poi ci sono i “poliaccoppiati” (carta + plastica + alluminio), come i contenitori di bevande in Tetra pak®, che – prima di essere riciclabili come carta – devono essere separati dalle parti plastiche, ossia basta rimuovere la parte del tappo. È un’operazione che richiede l’uso delle forbici robuste.

Ma “poliaccoppiati” sono anche gli involucri della salumeria: carta che non mi sembra vera carta all’esterno e velo di alluminio all’esterno. Che faccio? Li devo separare, strappare, magari metterli a mollo per un po’?

Quello che mi fa impazzire di più è la plastica.

Una volta pensavo che piatti, posate, bicchieri di plastica fossero “di plastica”, come i giocattoli, le capsule del caffè, gli spazzolini, le penne biro e gli accendini esauriti. Ho scoperto che mai e poi mai.

E così non sono plastica videocassette, cd, dvd, fiori finti di plastica. Tutti vanno nella indifferenziata, “rifiuti solidi”.

Così come dalle bottiglie di plastica bisogna togliere la fascia dell’etichetta. Mai visto etichette di carta su bottiglie di plastica. E allora dovrei fare lo stesso per le bottiglie di vino, prima di eliminarle nel vetro?

Sarà giusto inserire i sacchetti retati delle patate e della frutta tra la plastica? Mi viene il dubbio.

E l’involucro delle merendine è carta o plastica?

Per fortuna una cosa è chiara: il polistirolo va tra la plastica. Però, so di Comuni che lo fanno eliminare assieme alla carta.

Devo ricordarmi di sezionare le mascherine, eliminare nella plastica gli elastici e la linguetta interna, prima de gettarli tra i solidi.

E, per consolarmi, neanche le regole su ciò che può andare a finire tra il vetro sono proprio “rilassanti” e necessitano di adeguato studio.

Maura Sacher


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