Curiosità

Il Piemonte incontra São Tomé e Príncipe

Uno degli eventi off del Salone del gusto ha avuto luogo presso Cookin’Factory di Torino, uno spazio  creativo in un’ex tipografia ristrutturata dove si incontrano arte e cucina per dare vita a corsi per professionisti e per neofiti, progetti, idee e dove si respira la duplice passione di Claudia Fraschini: fotografia ed ovviamente cucina.

Attraverso prodotti come  il caffè, il cacao (considerato uno fra i migliori al mondo), le farine ricavate dall’albero del pane, dalle banane e da altri frutti locali e i golosi frutti disidratati, la Console di São Tomé e Príncipe in Italia, Silvia Grosso,  ci ha portato a conoscere questo arcipelago, circa venti tra isole ed isolotti di origine vulcanica nel golfo di Guinea, ex colonia del Portogallo, dove si trova la foresta primaria equatoriale giudicata al secondo posto per importanza e biodiversità. Molte sono le iniziative  che in questi anni si sono portate avanti per valorizzare le produzioni agricole, assolutamente biologiche e artigianali e sono nate aziende sociali che impiegano manodopera locale, in prevalenza giovani donne. Una di queste la Fluta Non (la Nostra Frutta nel creolo locale) che trasforma frutta (quattro varietà di banana) e vegetali (manioca, matabala) in farine, frutta disidratata e barrette energetiche. Tutti prodotti che provengono dalla produzione di piccoli agricoltori e sono realizzati attraverso un processo isotermico che garantisce l’assenza di contaminazioni conservando per intero tutte le proprietà nutrizionali. Tutto certificato bio ed esente da glutine.

Lo chef Pier Mario Monzeglio, chef del ristorante Cambiocavallo di Asti e partner dell’evento, con la sua brigata ha utilizzato i prodotti provenienti dalle imprese sociali dell’arcipelago dando vita ad un  interessante ed inaspettato menu che con molta naturalezza ha mescolato gli ingredienti provenienti da due paesi. Da questa commistione è nato Il mare nell’orto (gazpacho di pomodoro leggermente piccante con seppia alla julienne, coriandoli di papaya, mango, frutto della passione e zest di zenzero); Gambero e Fassona si sposano in risaia (risotto alla curcuma con midollo di Fassone piemontese, langoustine in tartare e cristalli di sale affumicato); Il maialino si specchia nel cioccolato (tournedos di filetto di maiale su ristretto di Fassone piemontese, cacao di São Tomé, frutta disidratata e croccante di porri di Cervere); L’eclissi di nocciola (colata di cioccolato di São Tomé su boule di fondente bianco alla vaniglia con crema gelato alla nocciola Tonda gentile) e per finire São Tomé  incontra il Piemonte in un “bicerin” (caffè freddo, cioccolato caldo e cannella di São Tomé con panna km. 0 di un caseificio di Langa. Vini rigorosamente piemontesi.

Piera Genta


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Redazione

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