
Il Foja Zicolà 2024 di Albino Armani Best Rosé dell’anno
Premiato a Milano con l’Awards 2025 in occasione della sesta edizione “Best Wine Stars”, manifestazione che celebra l’eccellenza enogastronomica italiana.
Exploit del Foja Zicolà di Albino Armani in occasione della sesta edizione della manifestazione “Best Wine Stars”, l’evento meneghino che celebra l’eccellenza enogastronomica italiana. il Foja Zicolà 2024 da viti a piede franco dell’azienda Armani viticolori dal 1607 ha infatti trionfato nella categoria Best Rosé Wine.
La cerimonia di premiazione si è tenuta a Milano a Palazzo del Ghiaccio.
Un vino “reliquia”, profumato, fruttato, molto sapido e accattivante

Unico vino rosato premiato tra le oltre 200 cantine espositrici e in gara agli Awards della sesta edizione di “Best Wine Stars”, Foja Zicolà 2024 è stato selezionato dalla giornalista Stefania Vinciguerra, caporedattore di DoctorWine e della Guida Essenziale ai Vini d’Italia, che ne ha condiviso la scelta con questa motivazione:
“Nella Vallagarina, in Trentino, un vitigno semisconosciuto qual è il Lambrusco a Foglia Frastagliata, preservato dalla fillossera (la malattia che distrusse quasi tutti i vigneti europei oltre un secolo fa), dà vita a questa sorta di vino reliquia.
Un vino che però è moderno nel proporsi profumato, fruttato, molto sapido e accattivante”.
Il Foja Zicolà unisce il passato al presente con il linguaggio delle nuove generazioni
Un riconoscimento importante per questo vino in grado di unire il passato al presente, parlando il linguaggio delle nuove generazioni.
Il Foja Zicolà nasce da un vigneto di poco più di un ettaro e mezzo sulle rive dell’Adige – impiantato alla fine dell’Ottocento su terreni sabbiosi e limosi, franco di piede, sopravvissuto alla fillossera e al passare del tempo – e porta con sé l’eredità autentica di una delle varietà più storiche della Valdadige: il Lambrusco a Foglia Frastagliata.
Quel Lambrusco ancestrale a foglia frastagliata della Vallagarina

Il nome “Foja Zicolà” significa proprio foglia frastagliata ed è un omaggio diretto al dialetto locale e alla natura stessa dell’uva da cui nasce.
Un vino che parte della linea Conservatoria, la collezione di etichette dedicata al recupero delle varietà autoctone, ancestrali, a piede franco e che nasce proprio dall’idea di non dimenticare.
Ma non solo: è un vino intergenerazionale, che ha origine da un vigneto centenario per trasformarsi in un prodotto contemporaneo, fresco, sapido, con una struttura sottile ma di carattere e un grado alcolico contenuto.
Un vino versatile che dialoga con i piatti della tradizione veneta e trentina

La vinificazione del Foja Zicolà
– interamente in acciaio, con una breve macerazione a freddo per esaltare i profumi e il colore varietale – lascia spazio alla naturale espressività dell’uva, senza sovrastrutture.
Ne nasce un vino versatile: ideale al calice, perfetto a tavola, capace di dialogare con i piatti della tradizione veneta e trentina ma sorprendentemente adatto anche a una cucina più esotica e speziata, dove acidità e sapidità possono trovare un nuovo campo di gioco.
In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)
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