Tribuna

Hostaria Bacanera, tradizione ricercata

Hostaria Bacanera, tradizione ricercata Piatti speciali dedicati ai padiglioni della Biennale e White Party

Hostaria Bacanera, tradizione ricercata

Piatti speciali dedicati ai padiglioni della Biennale e White Party

Qui il tempo sembra essersi fermato ed il nome Calle della Malvasia ricorda che, durante la Serenissima, in questo quartiere si coltivavano le vigne urbane e c’erano numerose botteghe per la rivendita del vino sfuso. L’Hostaria Bacanera si trova in una di quelle rare e preziose zone di Venezia fatte di ritmi lenti nei pressi del Sottoportego de la Cason.

Già il nome Bacanera, incuriosisce in quanto si riferisce alle bacche nere prodotte dall’albero Bagolaro che si erge nel campo. La particolarità del locale: un risto-bacaro dall’animo creativo, che propone piatti della tradizione rivisitati in chiave gourmet.

Entrati si è avvolti nell’atmosfera del mito della Serenissima, che danno all’ambiente un’anima romantica. Incorniciati tra  i soffitti originali del palazzo, si trovano  gli specchi dorati o il divanetto rosso cardinale, sovrastato dai veri protagonisti dell’Hostaria: i preziosi ritratti  del Tintoretto, realizzati tra il ‘500 e il ‘600.

A fianco della cucina a vista c’è la più antica colonna di Venezia del XIV secolo. Il locale è stato acquistato da Marcello Forti a capo del gruppo leader nel mondo della ristorazione, presente in molte città italiane e che ha nel “Stendhal” di Milano il suo luogo simbolo.

“Sono da sempre innamorato di Venezia – spiega Marcello Forti – per questo ho realizzato il mio sogno. Quanti amano le tradizioni veneziane, soprattutto il vasto mondo dei cicchetti sono ben accolti”. E a proposito di cicchetti consigliamo il baccalà mantecato con bottarga, l’insalata di “botoi” (carciofini di Sant’Erasmo che seguono la stagione delle castraure), il salmone marinato alla Bacanera, le sarde in saor, le varie polpettine di pesce gli scampi marinati e altre ghiottonerie.

I PIATTI  DELLA BIENNALE

 

 Lo chef Alessandro Tronconi vanta una solida esperienza: al Bulgari Hotel, a Parigi come chef per 4 anni dl Four Season da Eric Briffard. Ritornato in Italia ha aperto la Bottega Verde a Bergamo.

“La cucina deve valorizzare – ama ripetere Alessandro – quello che di buono offre il territorio: dalle sarde in saor alle cozze di Pellestrina, dalle castraure di Sant’Erasmo alle altre tipicità che non sono poche”. Clima familiare, caldo accogliente, l’Hostaria Bacanera è il luogo ideale per quanti vogliono gustare i piatti veneziani. Il menu è a base di pesce ma ci sono anche incursioni di carne.

Un menù  (interessante quello degustazione) che viene concepito come un percorso enogastronomico dove la tradizione culinaria veneziana incontra la creatività e il piacere della sperimentazione. Per questo in occasione della 66. Edizione Biennale di Venezia (visitabile fino al 24 novembre) l’Hostaria Bacanera propone piatti speciali in onore dei Paesi partecipanti.

Un viaggio alla scoperta del diverso tra sapori ed accostamenti originali. Per festeggiare il padiglione Ucraina c’è il “Borsch Venezia -Kiev”, una zuppa di barbabietole con baccalà mantecato e riduzione di mosto di vino. In alternativa il Varenyki, ravioli di pesce saltati in salsa di limone, cipollotto e serviti con uova di salmone. Durante il mese di giugno il ristorante veneziano dedicherà alcuni piatti al Cile, Gran Bretagna. Turchia, Nigeria, Albania, Perù, Austria e Bangladesh. 

WHITE PARTY

Grande attesa per il White Party, di mercoledì 12 giugno, dove il colore bianco sarà protagonista della serata, a partire dal menù ad hoc, passando per la mise en place e le tovaglie, fino al dress code suggerito ai partecipanti, che sono invitati a indossare abiti a tema, per immergersi nell’atmosfera magica e suggestiva della serata. Ricercato il menu proposto dallo chef  Alessio.

Avvio con la tartare di gamberi bianchi con insalata di finocchio e mostarda di pere, per continuare con i ravioli di branzino in crema di latte al tartufo bianco. 

A seguire, filetto di rombo con salsa al Morellino di Scansano e funghi porcini e torta sacher con panna montata. In sala sarà presente il sommelier della cantina Ruffino, storica realtà vinicola fondata nel 1877, che esporrà i vini che accompagneranno i piatti: Prosecco Valdobbiadene Docg Extra Dry; Aqua di Venus Bianco Toscana Igt; Morellino di Scansano Docg Rosso di Marte e Vermouth Antica Ricetta Ruffino. Info: 041/2601146.

 

 

 


Grazie per aver letto questo articolo...

Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi.
Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio