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Ho sognato un virus che girava per le strade e rideva

Ultimamente faccio strani sogni, quasi divertenti. Ho sognato un virus che girava per le strade ridendo e sghignazzando.

Anzi, ho sognato uno stuolo di virus a pallina rossa da cui spuntavano quatto braccine e due gambette che saltellava per la strada ghignando e puntando sui passanti. Ma stranamente nessuno di loro riusciva ad attaccarsi addosso alla gente, bardata di maschera sulla faccia e di guanti alle mani.
Le scuole erano chiuse, niente insegnanti e allievi da punzecchiare; chiese sbarrate ed acquasantiere vuote, quindi nessuna possibilità di contagiare l’acqua, del resto non erano sicuri di poter sopravvivere in apnea. Arduo l’ingresso in negozi o ristoranti, c’era poca gente e tutti attenti a lavarsi le mani.
Qualcuno di loro ha trovato occasioni per entrare nelle case di riposo ed era facile insinuarsi nei corpi di vecchietti e vecchiette, ma intanto il gruppo aveva capito che infettare quei poverini già ammalati di loro non era buona cosa, perché in tal modo sparivano, si dissolvevano defungendo con loro.

Così decisero di cambiare strategia, anche perché ormai li avevano scoperti.

Ho sognato che si sono messi d’accordo, pensando che è meglio modificarsi piuttosto che scomparire. Perché sono intelligenti e vantano antenati che hanno tramandato i loro insegnamenti, meglio allentare la carica, così da mimetizzarsi un pochino ed avere l’ultima parola sul genere umano.
Alla fine gli umani l’hanno capito, però hanno fatto quelle ridicole astrusità che hanno chiamato DPCM e li ho visti ridere, quasi da scoppiare.

Gli umani hanno messe delle regole ai loro simili: hanno scritto e detto in tutte le salse che se si rifugiano in casa in certo orari non si fanno raggiungere dal virus originale né dalle sue varianti.
E queste varianti di virus si sono divertite ancora di più.
Hanno riso a crepapelle saputo che sono stati stabiliti degli orari di contagio: un coprifuoco per gli umani e per loro. Gli umani dovevano stare guardinghi di giorno e rintanati si notte, cosicché i virus potevano stare a cuccia di notte ed agire solo di giorno.
Ma che differenza faceva per loro, tanto si modificavano di volta in volta e non si sognavano nemmeno di entrare in un corpo umano per ucciderlo! Loro vogliono vivere e tramandare ai propri successori nuove tecniche di sopravvivenza, si sta così bene dentro il corpo umano, ci sono tanti compagni di avventura!

Ho sognato infine che si sono divertiti alquanto nel sapere che il Primo di Gennaio sono obbligati a stare buoni fino alle 7 di mattina invece che solo alle 5.
Il sadismo umano, o la stupidità, induce a prendere decisioni che i virus, non riescono a comprendere, ma ormai sono così deboli che hanno rinunciato a capire cosa possono fare per rendersi credibili.

Alla fine mi sono svegliata dai sogni di quella notte, io sì mi sono svegliata, ma temo che altri dormano ancora e nei loro incubi tramino più di buona voglia ai danni dei loro simili con la scusa di debellare il o i virus piuttosto che imparare a con-viverci.
Come da secoli o anzi millenni.

Maura Sacher


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