Di questi tempi a fatica i nostri giovani talentuosi e pieni di grinta riescono a farsi strada nei settori in cui sono ben preparati e devono accontentarsi di lavori stagionali dove, sì, vengono apprezzati e valorizzati, ma a scadere.
È il caso, per esempio, di tanti che escono dalle scuole alberghiere con qualifiche e diplomi e che, se non hanno la fortuna di impiegarsi in un locale di famiglia, ristorante o bar che sia, sono costretti a seguire le trafile di domande e selezioni per beccarsi un posticino a tempo determinato, aspirando di volta in volta di farsi notare. Diversi ne ho conosciuti in questi ultimi anni, uno in particolare mi è impresso.
Si chiama Alessio Rossetti, ha 25 anni, un giovanotto simpatico di Caserta, estroverso e brillante, un ragazzo a modo, che fin da adolescente ha aspirato ad impiegare proficuamente la sua passione per i fornelli per farne la missione della sua vita. Con idee ben chiare in testa e nell’indole la voglia di ritagliarsi un ruolo, ha cominciato a frequentare molti ristoranti nel casertano come La Paratella, Ristorante Leucio, Ristorante la Vignarella, Ristorante Massa, Ristorante Rosso Pomodoro, per capire la cucina campana e penetrarne i segreti.
Il suo curriculum professionale è denso di risultati. Iscrittosi nel 2005 all’IPPSAR di Cassino, ha avuto l’opportunità di essere componente ufficiale del junior team di Frosinone, ottenendo nel 2006 la medaglia di bronzo alla gara Culinary World Cup di Lussemburgo. Diplomato nel 2008, ha iniziato a fare esperienze significative in Italia e all’estero, collaborando con molti chef rinomati, fra cui Giorgio Nardelli, Fabio Tacchella, Matteo Felter, Vittorio Fusari, Nando Santoro, Katzutaka Marumoto, Giuseppe Saraceno, e Riccardo Ghironi, che considera il suo maestro.
Alessio è partito come tutti dalla gavetta, poi come Chef ha lavorato in diverse rinomate località italiane, all’Hotel Bellevue di Cortina D’Ampezzo, al Grand Hotel Fasano sul Lago di Garda, al Grand Hotel Majestic di Pallanza-Verbania, nonché in ristoranti di Svizzera, Monaco di Baviera, Montecarlo, acquisendo esperienze indimenticabili che lo hanno fatto molto crescere professionalmente, a suo dire. Attualmente lavora al Ristorante “Il castello” di Castel Morrone a pochi chilometri da Caserta, dove si può esprimere nel rielaborare i piatti della tradizione campana ”contaminando” i gusti popolari con le più sofisticate tecniche. Nel solco delle moderne tendenze, presenta una cucina reinventata, elegante e tuttavia naturale e semplice, dove l’arte culinaria sposa l’equilibrio nutrizionale.
Alessio ama molto la sua terra, ma avverte come una sorta di missione imporre la cucina campana sulle tavole di tutto il mondo, ed ha chiara la sua nuova prossima meta, un sogno da realizzare, un trampolino di nuove sperimentazioni, da cui partire verso orizzonti sempre più alti, come del resto hanno fatto tanti altri italiani, che, lavorando all’estero, sono ritornati in patria con stellette da esibire.
Auguri ad Alessio e a tutti i giovani aspiranti Master Chef.
Maura Sacher
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