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La grande festa degli auguri dell’Amira alla Montanella

La grande festa degli auguri dell’Amira alla Montanella   Premi alla cultura, ai maitres, ristoratori e maestri dell’ospitalità

La grande festa degli auguri dell’Amira alla Montanella

Il presidente Nazionale Amira Valerio Beltrami con il vice Lorenzo Demarco

Premi alla cultura, ai maitres, ristoratori e maestri dell’ospitalità 

Una serata all’insegna dell’amicizia, dalla piacevole convivialità, dello “stare bene insieme”, quella dell’Amira (Associazione Maitres Italiani Ristoranti ed Alberghi) svoltasi al ristorante La Montanella di Arquà Petrarca. 

E non poteva essere diversamente, visto che era la cena degli auguri con le qualificate presenze del presidente nazionale Amira Valerio Beltrami, dei vice Lorenzo Demarco e Silvio Panace, del vice fiduciario della sezione Veneto – Colli Euganei Enrico Paccagnella, del vice sindaco di Abano Terme Francesco Pozza accompagnato dall’assessore la cultura Ermano Berto.

Oltre un centinaio i presenti alla serata, animata dalla Compagnia d’Opera Raminzona, nel corso della quale sono stati festeggiati anche i 51 anni dell’Amira. 

“Sono molto onorato – ha detto il presidente Valerio Beltrami – di essere tra i molti amici dell’Amira, associazione che a livello nazionale e locale è ben rappresentata”. 

Amira Momento clou le premiazioni con la consegna degli attestati. 

 A Claudio Illarietti e Isabella Biffi, nuovi proprietari del teatro Congressi Pietro D’Abano, è stato assegnato il premio alla Cultura e Spettacolo. Alla Compagnia d’Opera Raminzona è andato l’attestato al Merito. 

A Fausto Boscaro e Renzo Marchioro, entrambi 1. Maitre d’hotel, la targa per l’attività svolta per favorire lo sviluppo dell’enogastronomia e turismo termale. 

Due premi alla carriera assegnati ad Alberto Bertelli e Lorenzo Maggini. Gli attestati di Maestro dell’Ospitalità sono stati consegnati a Luciana Holler, Vanni Parise, Nadia Bernard. 

Premio per la Valorizzazione del Territorio Veneto a Giulia Bertan e Matteo Teolato. Non potevano mancare, come è nello stile e tradizione dell’Amira, i riconoscimenti ai ristoranti. 

Quest’anno sono stati scelti l’Hostaria San Benedetto di Montagnana (Pd) e la Trattoria Alla Busa di San Martino di Venezze (Ro). 

A ritirare i premi Laura Borghesan ed Enrico Blaresin. L’Hostaria San Benedetto, all’interno delle mura medievali della storica città di Montagnana, propone una cucina di tradizione. 

Lo chef Gianni Rugolotto, marito di Laura, rispettoso delle tipicità del territorio, realizza piatti con materie prime selezionate, spesso scelte o raccolte da lui, seguendo la stagionalità.  

Laura, perfetta padrona di casa, accoglie gli ospiti con un servizio attento, cercando di interpretare gusti ed esigenze. 

Mentre il figlio Federico, sommelier, cura con passione le proposte della carta dei vini, con particolare attenzione a quelli naturali e biologici. 

Alla Busa il buon cibo, quello dei gusti immediati completi dovuti alla freschezza del pescato, è una costante della tradizione della trattoria che dura ormai da 26 anni. 

Il pesce è selezionato personalmente da Enrico Blaresin che, non di rado, intrattiene gli ospiti esibendosi al pianoforte. 

Accanto ad Enrico ci sono sempre la moglie Sabina chef e sommelier, il cognato Massimo Polonio pure in cucina ed il figlio Mattia in sala che ha deciso di seguire con passione le orme paterne. 

Apprezzato dai commensali il menu della cena degli auguri proposto dalla famiglia Borin (il patron Giorgio, la moglie Biancarosa, anima e mente dell’ottima cucina, i figli Giuseppe e Francesca che coordinano i servizi in sala)  del ristorante La Montanella. 

Dopo il ricco buffet di antipasti,  giusto nella cottura e sapori il risotto (specialità di Biancarosa) di radicchio e taleggio. 

Gustose e per certi aspetti innovative le tagliatelle alle ortiche con ragù bianco profumato al rosmarino. 

Piatto forte, atteso e apprezzato, il prosciutto cotto nel vino, antica ricetta del 400 inserita nel Buon Ricordo. 

Adeguati gli abbinamenti dei vini: Prosecco Brut Docg (Ardenghi), Soave classico e Cabernet, Moscato Fior d’Arancio (Salmaso). 

L’allegria, con gli  indovinati intermezzi musicali hanno reso calda e coinvolgente la 51. Cena degli auguri dell’Amira.

 


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