Vino e Ristoranti

Gli Oscar del Vino 2025 di Bibenda

Gli Oscar del Vino 2025 di Bibenda Quattro le statuette assegnate al Trentino Alto Adige. La Fondazione Italiana Sommelier ha premiato

Gli Oscar del Vino 2025 di Bibenda

Quattro le statuette assegnate al Trentino Alto Adige. La Fondazione Italiana Sommelier ha premiato il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2015, il Beyond The Clouds 2021 di Elena Walch, il Moscato Rosa 2022 di Franz Haas e il Gewürztraminer Terminum 2022 della Cantina Tramin.

L’attesa è come quella che precede l’assegnazione degli Oscar del Cinema. E così è stato anche quest’anno con gli “Oscar del Vino” di Bibenda, la Fondazione Italiana Sommelier di Franco Maria Ricci. I “rumors” raccolti tra gli stand di Vinitaly parlavano di un buon bottino di riconoscimenti assegnati al Trentino Alto Adige. E i pronostici della vigilia sono stati confermati. Il Trentino Alto Adige ha infatti conquistato ben 4 statuette nelle diverse categorie: spumanti, bianchi, rossi, rosati, vini dolci.

Quattro le etichette del Trentino Alto Adige premiate con la statuetta

Elena Walch con le figlie Julia e Karoline bridano con la Grande Cuvée Beyond The Clouds

Quattro le etichette del Trentino Alto Adige premiate con la statuetta: per gli spumanti il Giulio Ferrari 2015 Riserva del Fondatore, per i vini bianchi il Beyond The Clouds 2021 di Elena Walch, per i vini dolci il Moscato Rosa 2022 di Franz Haas e il Gewürztraminer Vendemmia Tardiva Terminum

2022 della Cantina Tramin.

“Gli Oscar del Vino – ha sottolineato Franco Maria Ricci – sono uno dei premi storici del vino italiano e sono nati con l’intento di sottolineare anche l’aspetto più leggero nella degustazione, lontana da rigidi schemi. Premi che privilegiano il lato più mondano del vino, inserendolo in una competizione che ricalca i parametri dell’Oscar del Cinema, con tanto di accademia che, nel caso del vino, decide soltanto le nomination, mentre i premi vengono assegnati in diretta dalla platea dei partecipanti.” E così è stato anche quest’anno.

Vini rossi: gli Oscar al Sassicaia, al Barbaresco di Gaja e al Turriga di Argiolas

 

La cermonia di premiazione ha avuto luogo nei giorni scorsi nel corso di una serata di gala all’Hotel Rome Cavalieri di Roma. Numerosi gli Oscar assegnati in base alle diverse categorie di vini (spumanti, bianchi, rossi, rosati, vini dolci) degustati e scelti per le “nomination” online da 15.000 sommelier.

Le statuette per il “Vino Rosso” sono state assegnate a tre mostri sacri: il Barbaresco Sorì San Lorenzo 2021 di Gaja, il Bolgheri Sassicaia 2021 di Tenuta San Guido e il Turriga 2020 di Argiolas, mentre gli “Oscar per il Vino Bianco” sono stati attribuiti a nomi altrettanto celebri come l’altoatesino Bianco Grande Cuvée Beyond The Clouds 2021 di Elena Walch, il Rosazzo Terre Alte 2021 di Livio Felluga e l’Ischia Biancolella Vigna del Lume 2023 delle Cantine Antonio Mazzella. 

Tra gli spumanti oltre al Giulio Ferrari premiati un Franciacorta e La Scolca

Per quanto riguarda gli “Oscar per gli Spumanti” sono state premiate etichette di primissimo  piano della spumantistica, come il Trento Extra Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2015, il  Franciacorta Dosaggio Zero Sublimis Riserva 2016 di Uberti ed il Brut Rosé Soldati La Scolca d’Antan 2012 de La Scolca.

Maria Luisa Manna, titolare della cantina Franz Haas, festeggia con l’enologo trentino Stefano Tiefenthaler.

L’“Oscar Vino Rosato” è andato al Cybelle 2022 di Vini Raimondo, al San Greg 2023 di Feudi di San Gregorio e a Il Rogito 2023 di Cantine del Notaio.

Infine, le statuette degli “Oscar dei vini dolci” sono state assegnate all’Aphrodisium 2023 di Casale del Giglio (uno dei gioielli dell’enologo trentino Paolo Tiefenthaler), all’altoatesinolto Gewürztraminer Vendemmia Tardiva Terminum 2022 di Cantina Tramin e all’Alto Adige Moscato Rosa 2022 di Franz Haas.

Nella categoria dell’“Oscar vino bianco macerato” si sono imposti l’Apogèo di Vladimiro 2023 di Cascina delle Terre Rosse, il Ribolla Gialla Macerata 2022 di Fiegl e lo Skin Settanta 2021 di Primosic.

Un omaggio anche alle grandi bollicine francesi, con l’“Oscar Champagne” attribuito al Brut Classic di Deutz, al Blanc de Noirs Cuvée de Réserve di Gallimard Père & Fils e la Brut Liesse d’Harbonville 2004 di Ployez Jacquemart.

Assegnati anche gli Oscar della Grappa, distillato per eccellenza del made in Italy

Maria Luisa Manna, titolare della Cantina altoatesina Franz Haas e del Manna Resort

Nel corso della cerimonia all’Hotel Rome Cavalieri di Roma, un posto di primo piano è stato riservato anche alla grappa, distillato per eccellenza del made in Italy, con il “Premio speciale della giuria Oscar Grappa”, a
ssegnato alla Grappa di Moscato di Terracina di AB Selezione Italian Spirits, alla Grappa Fuoriclasse Leon 14 Anni Riserva di Castagner e alla Grappa Antica Cuvée Riserva Aged 5 Years Nonino,
la distilleria che ha inventato la grappa monovitigno, da un’idea di Giannola Nonino (che tutt’oggi conduce l’azienda con le figlie Cristina, Elisabetta, Antonella, e la nipote Francesca), e del marito Benito Nonino, recentemente scomparso, a cui il patron di Bibenda, Franco Ricci, ha voluto dedicare un ricordo peculiare. 

Premiata la Grappa friulana Antica Cuvée Riserva Nonino del mitico Benito

Marcello Lunelli, Cantine Ferrari (al centro) ritira la statuetta 2025

“Era il 2002 quando Benito Nonino – ha ricordato Franco Maria Ricci – venne a Roma a ritirare l’Oscar per il suo lavoro immenso di anni: creatività, idee, fabbricatore di emozioni. Quel giorno ci fu un riconoscimento da farlo felice.

Ritroso, ma anche commosso perché qualcuno gli aveva detto bravo, molto bravo nel suo impegno di distillatore, nel suo impegno di padre e marito. Una famiglia grande che aveva inventato la grappa e che il mondo intero applaudiva.

La prima grappa a ricevere l’Oscar, per lo straordinario lavoro che una famiglia ha svolto per molti anni a favore di un prodotto tutto italiano. Immagine altissima, qualità elevata, ricerca attenta e sperimentazione.

Riconoscimenti da ogni direzione, dalla Presidenza della Repubblica ai più prestigiosi consensi nazionali e internazionali. Bello ricordarlo oggi dopo 23 anni Da quel giorno, da quella sua gioia.

Oggi un’altra gioia, un’altra felicità, che avrà modo di esprimere nel nostro cuore”, ha aggiunto Franco Maria Ricci. 

Le nozze d’argento del Premio e il lungo viaggio televisivo degli Oscar del Vino

Il presidente della Fondazione Italiana Sommelier Franco Maria Ricci ha anche voluto sottolineare il valore dell’edizione n. 25 degli Oscar del Vino.

“Le nozze d’argento che oggi celebriamo con questo Premio speciale hanno un valore importante e prezioso perché viene assegnato da una larga comunità di amanti e protagonisti del mondo vino che lo amano, lo acquistano, lo consumano. Oscar del Vino ha fatto un viaggio lungo 25 anni.

Da una trasmissione televisiva su “Rai Uno” con 1,7 milioni di persone di ascolto in terza serata ad una cena di gala con grandi chef in cucina, ed eravamo in smoking.

Infine, un “Bibenda Day”, una sala di degustazione a banchi come una giusta Scuola di Alta Formazione deve proporre e come oggi fa.”

In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)


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