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Gli alieni, gli alienati e alienazione delle cellule grigie

Gli alieni, gli alienati e alienazione delle cellule grigie

Con chi ce la prendiamo?

Gli alieni

È di pochi giorni fa la notizia che al Congresso degli Stati Uniti si è tenuta la prima relazione ufficiale in cui si è parlato pubblicamente di UFO, la prima comunicazione pubblica dopo tanti rapporti tenuti segreti su una lunga lista di avvistamenti e di testimonianze anche di piloti militari.


Da ciò si sono riaperti i “cassetti delle memorie”, di tanti racconti di verità che i Governi tengono nascoste.
E se ne parla sui social, in gruppi che, peraltro, periodicamente divulgano messaggi di alieni rivolti all’umanità terrestre.
Se lassù, al di fuori del nostro globo terrestre, c’è qualche gruppo evoluto di “esseri”, creati da Dio, che abbiano il mandato o la missione di intervenire a salvarci dalle miserie, cosa aspetta ad intervenire? Ci troviamo già al limite di ogni ragionevole sopportazione.

Alieni e alienati

Dagli alieni si passa automaticamente ad alienati (participio passato del verbo “alienare”, che in terminologia più propriamente giuridica si usa per dire “vendere” ossia “trasferire ad altri proprietà o diritti su beni), e molti oggi potrebbero affermare a buona ragione che siamo stati venduti, svenduti e comprati.
Vedasi tutte le manovre della UE (ma lì chi comanda?) per svendere le nostre eccellenze patrie, da quelle agricole alle eno-gastro-alimentari, e financo alle spiagge.
Intanto la Francia, invece, ha aggiunto il termine “sovranità” al nome di due Ministeri: Ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare e del Ministero dell’Economia e della sovranità industriale e cibernetica.

Svenduti e ricattati

Già, anche ricattati con il Pnrr, con le imposizioni della transizione ecologica, con i prezzi delle energie prime, l’imposizione fiscale energetica, le innovazioni tecnologiche e l’esaltazione del digitale, la pressione per le riforme (magistratura e catasto, le più scottanti) .
E non dimenticate il mercato dei vaccini del recente fenomeno “pandemico” il quale, attraverso l’obbligo a punturarsi, è servito a ricattare i singoli cittadini del globo in nome della salute collettiva, corrompendo i lavoratori.

Guastati e decomposti

Da ricattati e corrotti, il gioco di parole correlative arriva ad aggiungere i concetti di guastati, marciti, decomposti, e a ben ragione i concetti calzano a pennello se guardiamo a come ci siamo ridotti: i rapporti tra amici e parenti si sono guastati a causa delle diverse opinioni su chi dei virologi, infettivologi, scienziati avesse ragione, molti contratti di lavoro sono marciti e non sono stati rinnovati.
Le famiglie stesse si sono decomposte, disgregate, figli contro genitori e genitori contro i figli a causa del lavaggio del cervello sull’obbligo, ed è pure aumentato il numero delle separazioni.

Intanto è cresciuta la quantità di persone logorate, affrante, deluse.
E pensiamo a come si è ridotta la nostra gioventù, per due anni senza scuola, senza cultura, senza amici, senza relazioni sentimentali, senza feste, senza sport, affetti da una serie di problemi psicologici (ansia, insonnia, depressione, irritabilità).
Fino a sfociare in quella violenza che le cronache ci hanno mostrato ad opera di bande e sbandati minorenni, pure in versione femminile.

O che altro siamo?

Prendiamo ora i termini al singolare, partendo da alieno.
Sinonimi di “alieno” sono: diverso, strano, non normale, esagerato, disadatto, fuori di testa, fuori posto, contrario, estraneo, forestiero, non dello stesso ambiente o dello stesso gruppo.

Ebbene, sì, così come si sente chi ragiona con la propria testa, chi si pone domande e chi non si fa convincere che il “pensiero unico” sia quello condiviso della maggioranza dei concittadini.

Un po’ così come mi sento io, quando lascio funzionare le mie celluline grigie, e mi accorgo di essere una mosca bianca, un cigno nero, una naufraga senza salvagente in mezzo ad un mare di pescecani.

Maura Sacher

 


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