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Giornalisti a lezione di grano

“I grani antichi e la salute del consumatore. Varietà qualità alimentare, coltivazioni e trasformazione.” È questo il tema del corso organizzato da Arga Toscana in collaborazione con Ordine dei Giornalisti nell’ambito dei corsi di formazione e aggiornamento obbligatori per  gli iscritti.

Ospiti del comune di Vaiano nella splendida Villa del Mulinaccio a pochi chilometri da Prato e con la consulenza dell’ associazione Granprato, circa 40 giornalisti, molti dei quali appartenenti ad Arga (l’associazione che raggruppa i giornalisti specializzati nell’informazione dei settori agricoltura, alimentazione, ambiente, energie rinnovabili, boschi, foreste, caccia, pesca e territorio)  hanno affrontato l’importante argomento della produzione del grano e delle sue caratteristiche.

Il prof Stefano Benedettelli Dipartimento di Scienze Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente della facoltà di Agraria di Firenze, sì è soffermato sul lavoro genetico fatto sul grano e sulla ricerca di una resa maggiore in termini di quantità e facilità di lavorazione dei prodotti alimentari (pane, pasta, prodotti da forno), ma non di qualità, che ha portato all’impoverimento di alcuni nutrienti nelle farine oggi prodotte.

Un legame forte anche con la continua crescita di intolleranze e  allergie, specialmente al glutine. Questa proteina è oggi presente in quantità maggiore nel frumento a causa delle continue concimazioni che non permettono alle piante di effettuare un ciclo produttivo naturale, rendendole “stressate” e, conseguentemente,  più facilmente attaccabili dai parassiti e perciò sempre più bisognose di trattamenti chimici.

Al contrario le antiche varietà, avendo un contenuto proteico ridotto quindi con minore presenza  di glutine, davano farine più digeribili ed erano più resistenti ai parassiti.

All’interno del corso, in qualità di dietista, ho personalmente preceduto il prof. Benedettelli spiegando brevemente ai colleghi  la natura dei nutrienti contenuti nel grano e riportando l’indagine effettuata su un campione di 50 persone sul consumo di farina.

Il corso è proseguito visita al Molino Bardazzi, sempre a Vaiano, un mulino situato lungo il fiume Bisenzio e  un tempo alimentato ad acqua, che oggi è il capofila della filiera del “Km buone” portata avanti con determinazione dall’Associazione GranPrato che raccoglie oltre 20 aziende tra agricoltori della piana, mugnai, fornai, pasticceri.

Roberta Capanni


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Sonia Biasin

Giornalista pubblicista, diploma di sommelier con didattica Ais e 2 livello WSET. Una grande passione per il territorio, il vino e le sue tradizioni.

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