Tribuna

GEOEVO: un progetto contro le frodi

Uno studio pilota sulla tracciabilità dell’olio. Geoevo (Geolocalizzazione dell’olio extravergine d’’oliva) è il frutto  di una convenzione appena attivata a Firenze tra la locale Camera di Commercio e il  Dipartimento di Scienze della Terra dell’’Università di Firenze che punta allo sviluppo di un metodo di indagine innovativo.  Praticamente si potrà verificare la provenienza di un olio  attraverso le sue componenti geochimiche basandosi su un algoritmo matematico.

Gli elementi chimici presenti nell’ambiente e biodisponibili nel suolo in cui crescono le piante si ritrovano nell’olio. Attraverso analisi su campioni di olio e di suolo sarà individuata la concentrazione e la natura degli elementi in traccia nei suoli e nell’olio che permetterà di costruire un database e un modello matematico.DEGUSTAZIONE OLIO

Gli scandali che riguardano l’olio sono all’ordine del giorno e c’è molta confusione specialmente per il consumatore che non sa se può essere sicuro del contenuto della bottiglia che acquista. Forse tutto questo a breve potrà essere solo un ricordo grazie al progetto in questione.

Sandro Morettiordinario di Geografia fisica e geomorfologia dell’Università di Firenze  ha spiega che nel Dipartimento di Scienze della terra ci sono studiosi sono in collegamento diretto con le istituzioni che si occupano di territorio e ambiente. Una conoscenza approfondita del settore è quella di Samanta Pelacani, coordinatrice della ricerca che da tempo si occupa di geomorfologia e problematiche delle aziende agricole che producono olio extravergine di oliva che ha dato un forte impulso al progetto.
Un vero e proprio freno alle frodi alimentari secondo Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze  che ha parlato di progetto rivoluzionario dichiarando che: il consumatore avrà la certezza della provenienza dell’olio che acquista oltre a prove di genuinità utili per confrontare salubrità e prezzo; la filiera verrà salvaguardata nella sua più importante risorsa, la qualità”.


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Sonia Biasin

Giornalista pubblicista, diploma di sommelier con didattica Ais e 2 livello WSET. Una grande passione per il territorio, il vino e le sue tradizioni.

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