Stile e Società

Generazioni e vino, una ricerca su come lo vivono

Si sa, con le generazioni cambiano gli stili di vita, gusti e abitudini, e anche gli approcci culturali all’alimentazione.

Tuttavia, rimane nostra italica tradizione il considerare il vino molto più di una semplice bevanda, bensì un prodotto culturale che racchiude in sé i valori del territorio e della convivialità.

In occasione della Milano Wine Week 2023, Carrefour Italia – sponsor della manifestazione per il secondo anno consecutivo – ha commissionato a Swg una ricerca dal titolo “Raccontare il vino, oltre l’etichetta” volta ad indagare gli orientamenti di scelta per l’acquisto del vino.

L’indagine per conoscere le tendenze all’acquisto

Si voleva scoprire cosa spinge i consumatori a scegliere una bottiglia rispetto ad un’altra, con domande mirate alla motivazione dell’approccio al vino.
Sono state messe a confronto le risposte per classi di età, rientranti nelle tipologie di generazione classificate dalla Gen Z ai Baby Boomer, attraverso i Millennial e la Gen X.

La batteria di domande lasciava la possibilità di tre preferenze.

Il 44% della Gen Z, i nati tra il 1996 e il 2012, dichiara di sentirsi “festaiolo”, e beve vino per stare con gli altri, vedendo quindi il prodotto come uno spunto per socializzare e nello stesso tempo “basico” ossia senza pretese o preferenze, accettando “quello che c’è in tavola” (37%).

I Millennials, i nati tra il 1981 e il 1995, dichiarano di essere senza troppe pretese sul vino, amando circondarsi di momenti di socialità davanti a un buon bicchiere, ma senza approfondire la conoscenza del prodotto: ben il 33% si definisce infatti un consumatore di vino “basico”.

 

 

Con l’alzarsi dell’età, ci si sofferma maggiormente sulla qualità del prodotto, leggendo le etichette e prendendosi il giusto tempo per degustarlo, apprezzandone l’abbinamento al cibo.

Infatti, il 28% della Gen X, ossia quella di transizione, composta da persone nate tra il 1965 e il 1980, si definisce anche “degustatore” o addirittura “raffinato” (nel 19%) affermando di scegliere vini particolari, che esprimano stile e personalità.

Infine, una nota sui Baby Boomer, i nati tra il 1946 e il 1964, i più anziani degli intervistati: per il 30% ammettono di essere “tradizionalisti”, ovvero non fanno grandi preferenze, acquistano tradizionalmente lo stesso vino per i loro pasti giornalieri e scelgono quello conveniente. Peraltro si affidano a vini italiani (67%) e con denominazione d’origine (61%), e sono molto attenti all’impatto ambientale e ai vini biologici.

Preferenza questa delle uve bio che risulta costante in tutte le generazioni (media del 40%).

Cosa attira l’acquisto del vino al supermercato

Tra i canali di acquisto maggiormente consultati, il supermercato si conferma come luogo di vendita preferito da oltre il 60% degli intervistati.

Davanti agli scaffali un fattore maggiormente osservato nella scelta è la zona di provenienza del vino, l’area geografica (47%) e il tipo di vitigno (37%).
Tra gli altri aspetti attenzionati, la denominazione d’origine (35%) e la gradazione alcolica (33%).
Nella “narrazione” del vino, tuttavia, il produttore e la marca incidono ancora poco sui consumatori, mentre pare che attragga l’estetica delle etichette.

Più attratti dagli elementi innovativi di design, da dettagli come rifiniture, rilievi e materiali particolari risultano essere i giovani.

Solo dal 4% dei consumatori intervistati viene preso in considerazione il conseguimento di premi e riconoscimenti alle aziende vinicole.

Attenendosi a questi risultati e per rispondere alle esigenze delle nuove generazioni, tenuto conto del target dei consumatori di vino (che risulta essere il 55% degli Italiani), Carrefour si impegna ad una offerta sempre maggiore delle eccellenze vinicole presenti nel territorio italiano, con un’accurata selezione dei fornitori, per renderle sempre più accessibili e attraenti anche ai meno esperti.

In tale ottica e nell’occasione della Milano Wine Week 2023, Carrefour Italia ha organizzato una serie di appuntamenti per valorizzare le eccellenze del made in Italy assieme a chi il vino lo produce tutti i giorni, affinché venisse raccontata l’ unicità dell’esperienza racchiusa nella cosiddetta “cultura del vino” a tutto tondo. Al fianco di Carrefour Italia nella ricerca anche due partner quali Ferrari Trento e Gruppo Zonin1821.

In sostanza si può affermare che, nella scelta della bottiglia di vino, il consumatore consapevole si affida al territorio e al carattere del prodotto, anche cercato nell’etichetta, e per un uso da condividere nella convivialità, nei momenti di spensieratezza e divertimento.

Maura Sacher

 


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