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Formaggi di Razza Redena, i vincitori del concorso

Formaggi di Razza Redena, i vincitori del concorso L'evento, promosso all’interno della settimana «Giovenche di razza Rendena, sfilata e dintorni»

Formaggi di Razza Redena, i vincitori del concorso

Luigi Montibeller di Slow Food, grande esperto di formaggi

L’evento, promosso all’interno della settimana «Giovenche di razza Rendena, sfilata e dintorni», ha attirato migliaia di turisti. L’importanza degli allevatori nel contesto del paesaggio alpino.

La Val Rendena, una delle perle naturalistiche del Trentino, ha festeggiato in pompa magna i vincitori del concorso «Formaggi di Razza Rendena», promosso all’interno della settimana «Giovenche di razza Rendena, sfilata e dintorni».

L’evento che ogni anno attira in Val Rendena  migliaia di turisti, si è confermato un’iniziativa importante per valorizzare le peculiarità del latte prodotto dalla razza bovina autoctona e l’abilità dei casari nel trasformarlo in squisiti formaggi, freschi e stagionati.

Nove i caseifici del Trentino, del Veneto e della Lombardia presenti con i loro formaggi

 

Il formaggio della Fattoria Antica Rendena

Nove (Trentino, Veneto e Lombardia) i caseifici che hanno partecipato al concorso presentando 21 formaggi attentamente esaminati da una giuria tecnica di esperti Onaf (Organizzazione nazionale assaggiatori di formaggi) che ha premiato quattro formaggi appartenenti ad altrettante categorie. 

Per la categoria 1, formaggi con stagionatura fino a 30 giorni, è risultato vincitore il formaggio presentato da Maso Pan. Per la categoria 2, formaggi con stagionatura da 30 a 90 giorni, è stata giudicata migliore la varietà proposta da Biobiò, l’azienda biologica di Vobarno (Val Sabbia). Per la categoria 3, formaggi con stagionatura da 3 a 12 mesi, si è imposto il formaggio della Fattoria Antica Rendena. Infine, per la categoria 4, formaggi con stagionatura oltre i 12 mesi, ha trionfato la forma di Spressa Dop delle Giudicarie.

La Spressa Dop delle Giudicarie

Hanno partecipare al Concorso le aziende agricole: Fattoria Antica Rendena (Giustino, TN), Maso Pan di Mauro Polla (Caderzone Terme, TN), Azienda agricola Al Pont di Valentino Collini (Pinzolo, TN), Consorzio Spressa Dop delle Giudicarie, Godeluna Sas (Enego, VI), Nicoli & Pozzato Società agricola semplice (Bressanvido, VI), Azienda agricola Fontana S.A. (Gazzo, PD), Azienda agricola Biobiò di Sara Rizzardini Sara (Vobarno, BS), Azienda agricola La Cugna (Condino, TN).

La giuria Onaf, che si è riunita presso Alimentari Caola a Pinzolo per i lavori di assaggio e valutazione, era composta da Giampaolo Gaiarin (presidente), Marina Schmohl, Pietro Germano, Daniela Pozzatti e Luigi Montibeller che, apprezzata novità di quest’anno, hanno consegnato a ciascun partecipante la relativa scheda di valutazione del formaggio in concorso.

Una giornata di festa con degustazioni e show cooking

La giornata di festa per la Val Rendena è stata allietata da numerosi intermnezzi enogastronomici con show cooking e assaggi dei formaggi in gara e di altri prodotti locali, compreso il miele degli apicoltori della Val Rendena. Riuscitissima la «cucina dal vivo» con la preparazione di una ricetta che ha ulteriormente messo in luce la versatilità del formaggio di razza Rendena.

Nello spazio tra il Museo della malga e il Palazzo Lodron Bertelli Dimora storica & Spa, con l’eccellente coordinamento di Pietro de Cunto, l’esperto contributo di Daniele Bertolini (Doss Alpine Style) e la bravura ai fornelli dello chef Lorenzo Tiberio, è stato preparato un risotto mantecato ai formaggi di razza Rendena, arricchito con brodo di sedano di monte, erbette di prato, briciole di nocciole novelle e gocce di miele locale. 

Tutt’attorno, in una cornice molto suggestiva con numerosi espositori agricoli (Associazione Apicoltori Val Rendena, Associazione Castanicoltori Val Rendena, Serca, Birrificio Val Rendena, Azienda Al Pont, Fattoria Antica Rendena, Maso Pan, Consorzio Spressa Dop Giudicarie, Maso Larchen, Slow Food Giudicarie, Agriturismo Il Petar) che hanno presentato i loro prodotti ad un pubblico di ospiti e residenti molto attento e desideroso di conoscere: dalle caratteristiche dei singoli prodotti alle storie dei produttori.

 

Il legame tra gli allevatori e la bellezza del paesaggio alpino

Un bel successo per gli organizzatori  (la Pro Loco di Pinzolo el’Associazione nazionale Allevatori Razza Rendena) che hanno curato anche l’incontro serale, con approfondimento dedicato al tema «Razza Rendena, api e ambiente in Val Rendena», durante il quale sono stati ufficializzati e premiati i vincitori della quarta edizione del concorso.

 

Dopo gli interventi istituzionali di Marcello Mosca, sindaco di Caderzone Terme, Roberto Failoni, assessore provinciale all’artigianato, commercio, turismo, foreste, caccia e pesca, Tullio Serafini, presidente Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio e Manuel Cosi, presidente Anare e Unione Allevatori Val Rendena, hanno preso la parola, dal punto di vista tecnico, Vanessa Masè, consigliera provinciale, Elvio Masè, presidente Associazione Apicoltori Val Rendena e Giampaolo Gaiarin, presidente della giuria. 

La Val Rendena è famosa non solo per i formaggi, ma anche per l’apicoltura di montagna

Marcello Mosca ha ricordato il legame tra il lavoro degli allevatori e la bellezza del paesaggio alpino definito dalla presenza di pascoli e prati mentre Roberto Failoni ha sottolineato l’attenzione della Provincia verso il settore della zootecnia e le problematiche in essere, come la presenza dei grandi carnivori, verso una migliore gestione delle quali si sta proseguendo con piccoli ma importanti passi. 

Tullio Serafini ha confermato il supporto di Azienda per il Turismo alle iniziative legate alla ruralità, molto apprezzate dagli ospiti e capaci di far risaltare l’elemento «montano» del territorio. 

In precedenza Manuel Cosi aveva evidenziato l’importanza del lavoro svolto dagli allevatori di razza Rendena in un contesto non solo rendenese, ma trentino e oltre, mentre Vanessa Masè ha illustrato la nuova iniziativa della Provincia autonoma di Trento che finanzia i comuni che intraprendono il recupero dei prati di fondovalle. 

Una valle fortunata dove scorrono in abbondanza latte e miele

Elvio Masè, definendo la Val Rendena «valle fortunata perché vi scorrono latte e miele», ha rimarcato come la presenza delle bovine nei prati di valle e alta quota sia operosamente collegata all’apicoltura: senza vacche non ci sarebbero prati, senza prati non ci sarebbero fiori, senza fiori non ci sarebbero api. 

«Ci sono tanti giovani che iniziano la vita da allevatori con una grande passione – ha infine dichiarato Polla – spero non siano delusi perché la passione non è abbastanza, servono anche le condizioni giuste che non sempre vedo.”

Da segnalare, tra il pubblico dell’incontro, la presenza di una decina di allevatori di razza Rendena provenienti dal Veneto, dove la scelta di allevare «rendene», così geograficamente lontane, è guidata dall’attenzione per questa vacca particolarmente adatta alla montagna e a un modello di gestione sostenibile della zootecnia fondato su piccoli numeri e qualità del prodotto.

In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)


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