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Festa dell’Uva: Impruneta a quota 89

La festa dell’Uva di Impruneta ha 89 anni ed è, a tutti gli effetti, la più antica d’Italia.  Anche se Soave dichiara, con i suoi 87 anni, di essere la prima, le carte sembrano parlare chiaro.  Nata nel 1926 per far conoscere la produzione delle tante aziende agricole di questo territorio alle porte del Chianti, la Festa dell’Uva di Impruneta nel tempo si è trasformata in una sorta di gara tra i vari rioni del paese per far sfilare il carro più bello.

I carri della festa dell’Uva di Impruneta sono un omaggio al dolce frutto che ci regala il vino, carri a cui lavorano tanti volontari, sera dopo sera. Con la fine della Seconda Guerra Mondiale la Festa divenne un punto focale della vendemmia e, nella spettacolare piazza Buondelmonti, i personaggi famosi sfilavano sui ricchi carri.1966 - anfora

Nel 2003 i rioni insieme all’Amministrazione Comunale costituirono l’Ente festa dell’Uva che assolve a tutti i compiti che questa manifestazione comporta. “Ora la festa ha le carte in regola per crescere ancora– ci dice Alessio Calamandrei giovane sindaco che abbiamo incontrato alla conferenza stampa di presentazione –  perché Impruneta è un gioiello che ha tanto da offrire”.
E che questo paese a soli 15 minuti dal capoluogo della Toscana, adagiato sulle colline più belle, quelle che dilagano sul Chianti oggi riconosciuto, abbia tesori infiniti è una verità assoluta. La storia del paese gravita tutta intorno alla sua Basilica e sull’immagine della Madonna portata qui dai primi cristiani. La presenza della potente famiglia Buondelmonti e le vicende che la accompagnarono fanno di queste terra uno dei pezzi di Toscana più vera. E questa terra, è il caso di dirlo, si trova un po’ in tutto il mondo perché qui nasce il “cotto”, quello delle tegole rosse caratteristiche della Toscana, quello dei pavimenti delle vecchie case coloniche e oggi di appartamenti lussuosi di tutto l’occidente e non solo.

La Festa dell’Uva oggi è legata ad una serie di eventi collaterali che portano alla sfilata finale del 27 settembre 2015.  Naturalmente  il vino, il peposo imprunetino e le tante  eccellenze di questo territorio potranno essere degustate in tutto il paese.

Roberta Capanni

 


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Sonia Biasin

Giornalista pubblicista, diploma di sommelier con didattica Ais e 2 livello WSET. Una grande passione per il territorio, il vino e le sue tradizioni.

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