L’Aeroflorale II, una serra volante che funziona in perfetta autonomia grazie all’energia vegetale, è atterrata a Torino, in piazza Castello e rimarrà fino al 22 maggio. L’iniziativa si colloca nell’ambito del programma di iniziative culturali che caratterizzano il
calendario di Torino incontra la Francia.
La comunità urbana di Nantes Métropole, nominata Capitale Europea del Verde 2013, organizza un programma di eventi volti a coinvolgere i propri cittadini e i partner europei nella promozione di una maggiore attenzione all’ambiente per il miglioramento della qualità della vita.
L’originale astronave alta 15 metri è stata creata dalla Compagnia La Machine per trasportare l’Expédition Végétale di Nantes, 12 scienziati ed il comandante François Delarozière che viaggia per il mondo collezionando le più diverse specie arboree al fine di svelare agli abitanti delle città che l’accolgono un incredibile segreto: le piante possono produrre energia! Per quattro giorni gli scienziati saranno a disposizione per fare scopriere le possibilità offerte dai vegetali nel campo della produzione di energia fitovoltaica.
La Città di Torino ha offerto la competenza dei tecnici del Servizio Verde Gestione per l’allestimento della Expedition végétale. Tutto il materiale vegetale utilizzato è stato coltivato presso le strutture municipali (Vivaio Regio Parco e Serre dell’Istituto Bonafous di Chieri) dal personale dipendente dell’Amministrazione comunale. Anche l’allestimento, dalla progettazione alla realizzazione, è avvenuto a cura dei tecnici e dei giardinieri del Servizio Verde Gestione.
Il tema cardine della manifestazione è la biodiversità vegetale che caratterizza l’ambiente torinese. Per l’allestimento della Machine la Città ha fornito 40 alberi d’alto fusto, tra cui meli, platani allevati nella caratteristica forma detta “a candelabro”, alcuni ciliegi. Gli arbusti sono 400, tra cui lavanda, cornus, photinia e mahonia. E ancora: 250 piante tropicali, alcune delle quali note come piante d’appartamento come ad esempio i ficus, oppure piante esemplari come banani e kentie di grandi dimensioni; 700 piante stagionali da fioritura estiva, rappresentative delle varietà che abitualmente vengono impiegate per l’allestimento delle aiuole fiorite cittadine; circa 100 piante orticole.
L’ambiente agricolo piemontese, con lo scopo di offrire all’Expédition Végétale una nota di curiosità, è stato ricostruito in un allestimento che riporta all’attenzione del visitatore un elemento caratteristico del nostro paesaggio, oggi molto difficile da trovare: i vigneti maritati, una tecnica colturale antica, risalente all’epoca degli Etruschi, che consentiva di moltiplicare il raccolto “senza occupare spazio”. Le viti venivano infatti legate ad alberi disposti in filari consentendo così di sviluppare i loro rami lungo funi legate tra i vari alberi. Alcuni documenti riportano all’attenzione la coltivazione della vite maritata al gelso bianco, utilizzato per l’allevamento del baco da seta. Si tratta di antiche tradizioni che, grazie all’Expédition Végétale, trovano il modo di essere ricordate.
In occasione della tappa torinese verranno esaminate due piante simboliche del Piemonte: la vite e il platano. Dopo la tappa di Torino l’Expédition Végétale si dirigerà verso Amburgo.
Piera Genta
pieragenta@libero.it
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