Vino e Ristoranti

Estasi in armonia ed Estasi in sinfonia: due spumeggianti gemelli reali

Due spumanti metodo classico, un brut ed un pas dosè ottenuti entrambi da Moscato reale, di origine greca, coltivato nei terreni tufacei-calcarei della zona DOC Moscato di Trani, la doc più antica di Puglia e più piccola d’Italia, una quindicina di ettari sulla fascia adriatica settentrionale della Puglia, utilizzando solo uve passite sulla pianta. IMG_2841Le uve dei vigneti di Contrada Fondola e Contrada Duchessa d’Andria nell’agro di Trani vengono allevati a pergola pugliese a due tralci, raccolte tardivamente nella seconda decade di ottobre quando hanno raggiunto la concentrazione di aromi e profumi ottimale, scartando i grappoli attaccati dalla botrytis cinerea. Un’attività relativamente giovane quella di Franco di Filippo, primo produttore di Puglia entrato a far parte dei Vignaioli indipendenti, iniziata nel 2005 con l’obiettivo di valorizzare il Moscato di Trani passito una tradizione che affonda nell’anno Mille quando Trani era base commerciale dei mercanti di Venezia. E proprio presso la collettiva della FIVI al 50^ Vinitaly abbiamo assaggiato i suoi capolavori.

Estasi passito Liberty è stato il primo vino prodotto. L’annata degustata il 2009: oro liquido lucente, notevole la consistenza, profumi eleganti che richiamano il vitigno con nette sensazioni di frutta gialla, miele e vaniglia con una chiusura su note agrumate, cioccolato bianco e la mandorla. Piacevole l’acidità, una dolcezza garbata ed una persistenza infinita. Ed accanto al passito le bollicine metodo classico, un “azzardo” come molti lo hanno considerato, in quanto si è partiti da una base passito e l’idea era quella di non produrre uno spumante dolce. Un lavoro che richiede molta attenzione; tremila bottiglie, rigorosamente in vetro bianco e due gemelli: un Pas dosé Estasi in Armonia,millesimato 2010, con sboccatura 2015, bottiglia 730 di 2.000 prodotte, diretto, pulito ed un Brut Estasi in sinfonia, millesimato 2010, sboccatura 2015, bottiglia 806 delle 2.000 prodotte, la cui liquer altro non è che poche gocce di passito, quelle che ritroviamo al naso. Incredibili all’assaggio, un perlage fine, fitto e continuo, bollicina suadente, priva di asperità.  Al naso si percepisce l’aroma varietale, intenso. Sentori di zagara, scorza di agrumi candita, note di zafferano. Pienezza di gusto che conferma ed arricchisce quanto promesso dal profumo. Ben equilibrato, un gradevole retrogusto di mandorla, sapido e sapori freschi.

Sono spumanti che non ti aspetti, quindi anche gli abbinamenti con i piatti sono originali. Li abbiamo provati con le ostriche, incredibile l’equilibrio che si genera esaltando il gusto marino, grazie soprattutto alla mancanza di acidità. Se non vogliamo arrivare a tanto le crni bianche, i formaggi stagionati e prosciutto crudo.

Piera Genta


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Redazione

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