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Elba Wine Experience, oltre la sabbia e il mare

L’Isola d’Elba, rinomata in tutto il mondo per il mare turchese e le sue bellissime spiagge racconta anche una importante storia vitivinicola lunga secoli.

Elba, un’isola da scoprire

L’Elba, la più grande isola dell’Arcipelago Toscano, racconta storie millenarie che affondano le radici nel Paleolitico, e che, grazie anche alla sua ricchezza mineraria, in particolare il ferro, attirò l’attenzione di diverse civiltà nel corso dei secoli fino ai giorni nostri dove il turismo è diventato la maggiore risorsa economica

 

Un po’ di storia dell’Elba

Grazie alla conformazione geografica che, insieme a Pianosa, la vedeva unita al Piombino, si trovano traccia dei primi cacciatori già 50.000 anni fa. Divenuta poi isola a causa dell’innalzamento dei mari in seguito al disgelo, venne colonizzata da più popoli, tra cui gli Etruschi, allo scopo di sfruttarne le numerose miniere di ferro. In seguito furono i Greci che la chiamarono Aithalìa, «l’isola fumosa», per via delle esalazioni delle fucine, mentre i Romani la conobbero come Ilva. Nel 1548 Cosimo I de’ Medici fondò Cosmopoli, l’odierna Portoferraio, dotandola di imponenti fortificazioni a difesa dalle incursioni piratesche. Nel 1814 ospitò per circa 10 mesi Napoleone Bonaparte in esilio, che lasciò la sua impronta grazie alle sue numerose riforme amministrative e infrastrutturali. All’inizio del Novecento, l’Elba conobbe una fase di industrializzazione grazie alla fondazione degli Altiforni di Portoferraio che nel 1900 segnarono una transizione dall’economia agricola e mineraria tradizionale verso un’industria siderurgica moderna.

Come si arriva all’Isola d’Elba

L’aeroporto

La traversata da Piombino a Portoferraio dura circa un’ora di traghetto ma se non si ha l’esigenza di portare sull’isola la propria auto, si può optare per un volo aereo. La compagnia aerea Small Fly opera voli privati dall’aeroporto di Firenze, o altri a richiesta, con, oltre alle tariffe standard, alcune tariffe speciali quali Medical, Studenti e Senior insieme alle tariffe agevolate per i residenti elbani.

 

La viticultura all’Isola d’Elba

Le correnti marine, i dolci declivi e la terra ricca di minerali la rendono il luogo ideale per la coltivazione della vite arrivando a coprire nell’800 circa 3000 ettari vitati, subendo poi un drastico calo in seguito al fiorire del turismo.

Filari di vigne all’Isola d’Elba

Oggi sono circa 300 gli ettari vitati per circa 15 aziende vitivinicole ognuna con la propria personalità ma tutte caratterizzate da una grande attenzione alla qualità. Racconta infatti Massimo De Ferrari presidente del Consorzio servizi albergatori Isola d’Elba (nato nel 1979, www.elbapromotion.com),  «L’ospitalità elbana va oltre gli alberghi sulle spiagge: è un’esperienza culturale a tutto tondo, che passa attraverso il vino, la cucina e i prodotti agricoli locali, di altissima qualità, meritevoli di essere conosciuti in tutto il mondo. Vogliamo promuovere il territorio attraverso la cultura di cui fanno parte il vino e la gastronomia che all’Isola d’Elba rappresentano una delle tante eccellenze».

 

Le denominazioni dell’Elba

Il vino simbolo dell’isola è l’Aleatico a cui è stata riconosciuta la DOCG per l’Aleatico Passito dell’Elba nel 2011. Un vino rosso semi-aromatico, dolce e molto particolare. E sue uve, a maturazione precoce, dopo una settimana di appassimento sotto il caldo sole di agosto vengono vinificate e imbottigliate. Una delizia che ben si abbina alla Schiaccia Briaca, il dolce tipico dell’Isola. La DOC invece, racchiude varie tipologie come Elba Rosso, Bianco e Rosato con vitigni tipici come il Vermentino, l’Ansonica, il Trebbiano, il Sangiovese e lo Shirah.

Ecco quindi un elenco, non esaustivo di quello che è l’isola può offrire.

 

Azienda Vinicola Cecilia, quando la matematica contamina la vigna

La cantina dell’Azienda vinicola Cecilia

A pochi passi dall’aeroporto in località La Pila, vicino a Marina di Campo, l’Azienda Vinicola Cecilia fondata nel 1990 dall’ingegnere ed artista Giuseppe Camerini. La passione per l’arte e la matematica si nota ovunque qui. Dalle tante rappresentazioni di frattali di cui la tenuta è disseminata, che si ritrovano anche nelle etichette, alle installazioni lasciate in eredità da Giuseppe. Ora sono i nipoti Lorenzo e Renato Signorini a gestire la tenuta. Undici ettari suddivisi in 4 poderi e 10 diverse tipologie di vino tipicamente elbano, prodotto con tecniche rigorose, quasi matematiche, in acciaio ed anche una piccola produzione in anfora. Imperdibili gli aperitivi in musica organizzati per degustazioni immersi tra filari di vigne.

 

 

Acquabona, dove il vino incontra il golf

Un’azienda nata alla fine degli anni ‘50 quando Piero Roveda si fermò per caso in questa isola e se ne innamorò, dando vita ad una azienda vinicola insieme al suo socio Camillo Bianchi che di generazione in generazione ha sempre affermato l’identità elbana. Oggi l’azienda Acquabona è guidata da 4 giovani innamorati della propria terra e che con entusiasmo guidano gli ospiti in passeggiate suggestive tra le vigne con degustazione dei loro vini tipici elbani e dell’immancabile Aleatico passito. Ma l’originale proposta di Acquabona è il pacchetto «Golf & Wine» in collaborazione con l’Elba Golf Club Acquabona. Un percorso di 9 buche per i più esperti e un campo pratica con 5 postazioni coperte e 10 su erba. Un’esperienza immersiva nel verde e nella tradizione.

 

Tenuta La Chiusa, l’incanto della natura e il fascino della storia in riva al mare

Tenuta la Chiusa Elba
Uno scorcio del panorama della Tenuta La Chiusa

Secoli di storia racchiusi in questa tenuta, la più antica dell’isola, nella baia di Portoferraio in località Magazzini. Fondata nel 1590 dalla famiglia Carpani su mandato di Cosimo de’ Medici. Oggi la tenuta La Chiusa è un’oasi di pace, completamente circondata da una cinta muraria (da qui il nome La chiusa), con all’interno ettari di vigneti e di ulivi. Due edifici storici: il Borgo, un’antica casa colonica e la struttura fronte mare, offrono accoglienza ai turisti in cerca di tranquillità per un totale di 11 appartamenti alcuni con accesso diretto al mare. Ma una visita a La Chiusa è vale la pena anche solo per una degustazione dei loro vini o dell’olio prodotto dai 684 ulivi che, insieme alla spettacolare vista mare rendono questo un luogo difficile da dimenticare. E per assaporare ottimi piatti tipici elbani, proprio di fronte la Trattoria La Carretta per una immersione completa nelle tradizioni elbane.

Le Sughere, tra terrazzamenti e natura rigogliosa

La piscina delle Sughere

Se il vostro desiderio è quello di isolarvi in mezzo alla natura, l’Agriturismo le Sughere è quello che fa per voi. Nel comune di Rio, cuore minerario della parte orientale dell’isola, sul Monte Fico a dominare il paese di Rio Marina, un podere di 35 ettari di cui 7 coltivati a vigneto per un’immersione nella natura e nella cucina Riese, tutt’oggi strettamente legata alle tradizioni isolane. Uno scrigno della tradizione riese da assaporate in giornate passate pigre a bordo piscina o passeggiando tra i declivi.

 

La Faccenda, una sosta circondati dai vigneti

Sulla strada tra Porto Ferraio e Porto Azzurro, in località Mola, l’azienda La Faccenda con i suoi 12 ettari di cui 8 vitati, propone un viaggio attraverso i vini caratteristici elbani, per comprendere l’essenza dell’isola. Una veloce pausa di relax, o per chi ha lo spirito più indomito, con un giro in Buggy, per scorrazzare tra i vigneti.

Glamping, natura e molto altro alla Tenuta delle Ripalte

Le RIpalte ELba
La terrazza delle degustazioni della Tenuta delle Ripalte

In Costa dei Gabbiani, il wine resort Tenuta delle Ripalte, regala emozioni uniche. Immersi nella macchia mediterranea, 450 ettari tra vigneti e ulivi, a sud est dell’isola, dove degustare gli ottimi vini, curati dall’enologo Piermario Meletti Cavallaro nella grande terrazza affacciata sul mare. La tenuta offre un’esperienza totale al ritmo della natura, con varie soluzioni tra hotel, glamping, appartamenti, e tante proposte, dal tennis alla piscina, dal diving all’equitazione o più semplicemente al noleggio di bici e passeggiate rigeneranti tra cielo azzurro, terra rosso ruggine e pini secolari.

 

 

Azienda Agricola Arrighi, alla scoperta del vino degli Dei

La Big Bench installata tra le vigne di Arrighi

Antonio Arrighi accoglie gli ospiti nella sua cantina tra anfore in terracotta di Impruneta, trekking tra le vigne e racconti di esperimenti al limite dell’utopia il cui esito, come ogni sogno che si realizza, risulta straordinariamente sorprendente. Insieme al professor Attilio Scienza e alla figlia Giulia hanno ricreato il Vino di Chio, chiamato anche il vino degli dei. Un esperimento che ha ricalcato le procedure usate 2500 anni fa nell’isola del mar Egeo. Le uve di Ansonica vengono lasciate immerse in mare a 10 metri in nasse di vimini per nel mare per 3 giorni. In questo tempo la pruina si dilava e per osmosi i minerali si scambiano nell’acino. Il risultato è stato così sorprendente che è diventato Nesos, tuttora prodotto e in vendita.

 

 

Sapori genuini all’Azienda Le Sapereta

Tra Porto Azzurro e Capoliveri, l’Azienda Agricola Sapereta con il suo agriturismo coccola i suoi ospiti in un’oasi di pace a pochi passi dal Lido di Capoliveri. Un’azienda a conduzione familiare con produzione di vini doc biologici, olio extravergine d’oliva, miele e confetture per un ritorno ai sapori genuini di una volta da acquistare o da degustare al ristorante di famiglia cucinate dallo chef Dante.

 

Riscoprire i sapori tradizionali al Ristoro ElbaMagna

La riscoperta delle antiche ricette dell’Elba, scovate in vecchie cassettiere o tramandate dagli anziani dell’isola, elaborate e fatte loro testare per confermarne la tipicità. Imbollita di fichi, panificato dell’Elba o al cioccolato, le tante Schiacce e molto altro per riscoprire i sapori di una volta, quando il cibo veniva preparato per i minatori che se lo portavano al lavoro.

 


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Sonia Biasin

Giornalista pubblicista, diploma di sommelier con didattica Ais e 2 livello WSET. Una grande passione per il territorio, il vino e le sue tradizioni.

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