
Deserti di Sabbia e di Mare
Quando i Romani erano padroni del Mediterraneo, la Tunisia e le altre terre vicine erano ricche di vegetazione. Ricorda come, per piegare Cartagine, i Romani incendiarono i suoi campi di grano.
Certo, dopo la guerra l’agricoltura riprese più forte di prima, ma col tempo fu il clima a trasformare quelle terre in un deserto, un destino a cui ancora oggi il Sahara non smette di contribuire.
Ora, anche il nostro mare rischia di diventare un deserto. Non per il clima, ma per l’intervento dell’uomo e, in modo inaspettato, per un elemento che non dovrebbe essere qui.
Pensiamo all’Alto Adriatico e, ancora più vicino a noi, alla costa ferrarese. In particolare, la laguna di Goro è un ecosiste

ma ricco di vita, con vongole e ostriche presenti da secoli, persino da prima che la laguna si formasse con il famoso taglio del Po.
Questo territorio, così vitale, ha oggi un nemico insormontabile.
Non è l’uomo, come si potrebbe pensare, ma un invasore silenzioso: il granchio blu.

Questo granchio sta distruggendo ogni forma di vita acquatica.
Non ha rivali e la sua dieta è onnivora: dalle alghe alle vongole, fino a pesci come le orate. Ha già spazzato via la microfauna della costa, come il Ghiozzetto minore o Aphia Minuta, che con altri piccoli crostacei manteneva l’equilibrio del fondale.
Di questi pesciolini si nutrivano un tempo orate e branzini, che trovavano così un pasto facile tra laguna e mare.
Tutto questo sta scomparendo a causa del deserto causa granchio blu.

Il problema è che, a differenza delle specie autoctone, il granchio blu non ha predatori naturali in queste acque.
Il clima e i fondali della laguna sono perfetti per lui, un habitat ideale in cui prosperare e, nel farlo, sterminare ogni altra specie.
Un modo per arginare il problema sarebbe dare la possibilità ai pescatori di usare reti che possano catturare grandi quantità di questi granchi.
Purtroppo, le normative attuali lo vietano, permettendo la pesca solo con le nasse e solo in determinati impianti. In questo modo, lasciamo al granchio blu la libertà di regnare e moltiplicarsi senza confini.
Anche le nostre spiagge sono cambiate.
Un tempo si entrava in acqua a piedi nudi, ma ora servono le scarpine. Il granchio blu attacca se si sente minacciato, e al mattino migliaia di esemplari affollano il bagnasciuga. Non è raro che i bambini vengano pizzicati, riportando tagli profondi che richiedono punti di sutura.
Spero che chi si definisce animalista possa riconsiderare le proprie posizioni. Altrimenti, il nostro futuro è un deserto marino.
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