Tribuna

Decaloghi sugli sprechi alimentari, e gli avanzi si riutilizzano

Nel web si sprecano i decaloghi su come salvare il pianeta e i mari dall’uso da parte dell’uomo di materiali “nocivi” e “pericolosi”, e ne sono sorti altri sulla scia dell’allarmistico annuncio del Global Footprint Network che con il giorno 29 luglio 2019 le risorse naturali della Terra si sono esaurite e che dal giorno dopo si inizia a dare fondo alle riserve del Pianeta.

La Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, ha diffuso delle Linee Guida per i suoi aderenti, ossia per i professionisti del settore, stimolando la formazione del personale alla sensibilità in merito agli sprechi, sia riguardo agli acquisti sia alla preparazione dei piatti, ossia fare la spesa giorno per giorno, valutare i quantitativi ed i tempi di deperimento, cucinare porzioni misurate, senza eccedere in abbondanza nel piatto presentato, ed al caso rassicurare il cliente con l’offerta di portarsi a casa il cibo non consumato (ma anche la bottiglia di vino non finita).
Nel decalogo si inserisce la raccomandazione in dieci punti di utili consigli anti spreco dello chef Franco Aliberti, per utilizzare con creatività le parti scartate. Gambi di broccoli, baccelli di piselli e fave, bucce di patate, carote, pomodoro, zucca, anguria, possono essere utilizzate in svariati modi, pastellate e fritte, al forno, frullate per ridurle in salse o in sorbetti.

Nei decaloghi replicati nel web, suscita un certo brivido il consiglio “il giorno dopo è anche meglio”, ovvero il cibo avanzato si riutilizza. L’insegnamento delle nonne a riutilizzare il giorno dopo il cibo avanzato, trasformandolo intelligentemente in qualcosa d’altro e saporito, è una buona esortazione alle moderne famigliole ed ai single ancora inesperti di fornelli, ma fuori di casa l’impiego viene giudicato diversamente. Infatti, c’è stato un momento in cui nessuno più ordinava polpette e nessun ristorante qualificato ha inserito le polpette nel menù. Ora anche le polpette sono buone e non disprezzabili, parola di chef che rispetta la legge n. 166/2016 contro lo spreco alimentare.
Ma che fine fa il pane avanzato se non negli gnocchi di pane? Solo a casa delle nonne?

Ebbene, decaloghi simili sono validi sempre alle famiglie, in ogni mese dell’anno e specie per chi in questo periodo estivo resta a vivere in città e per chi sta per andare in vacanza.

Non si riempire il frigorifero senza programmare a quando si utilizzeranno i prodotti, attenzione alla data di scadenza. Pur se fa troppo caldo per andare a fare la spesa, è opportuno acquistare quello che serve oggi e per l’immediato futuro, è anche un risparmio per il portafoglio, meno roba è meglio, anche per non consumare energia elettrica nella conservazione ottimale del fresco, un risparmio sulla bolletta. E pure per la salute!
Questione di buon senso: qualunque cibo avanzi oggi è meglio consumarlo l’indomani o metterlo nel freezer a congelare per quando si avranno altre idee di come elaborarlo e presentarlo.

Un consiglio molto personale che non sta in alcuno dei decaloghi anti spreco: se non vi va di riciclare avanzi di pasta, carne, verdura, per voi e magari non conditi e non salati, se non avete in casa amici cagnolini, sicuramente conoscete chi li ha, dunque pensateci. Magari anche loro potrebbero contribuire all’antispreco.
Non è mai troppo tardi per ritornare alle origini.

Maura Sacher


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